Rimpasto Comune di Pescara: “Giu’ le mani da Civitarese”. ordini professionali ma anche oppositori fanno da scudo intorno all’assessore che Alessandrini vorrebbe sacrificare.
Deve aver fatto un gran lavoro in dieci mesi a guida dell’assessorato dell’Urbanistica della città di Pescara, il professor Stefano Civitarese, per far levare un simile coro di proteste contro la sua probabile uscita di scena dalla giunta per via di dinamiche politiche che in pochi riescono a comprendere. Sulla questione si é già espresso l’Istituto Nazionale di Urbanistica che ha fortemente criticato questa eventualità, oggi anche l’Ordine degli Architetti interviene e lo fa su due fronti, non solo a difesa di Civitarese, ma anche, attraverso i social, contro l’ipotesi di un possibile ingresso in Giunta dell’ex presidente dell’ordine degli Architetti Laura Antosa, sonoramente bocciata nelle recenti votazioni per il rinnovo delle cariche dell’Ordine.
“Senza entrare nel merito delle scelte politiche – precisa la consigliera dell’Ordine Silvia Mazzotta – siamo molto contrariati da questa eventualità, speriamo solo che chi lo andrà a sostituire sia all’altezza. Con lui abbiamo anche discusso animatamente per via di alcune metodologie, tipo progetto Area di Risulta, che non ci sono piaciute, ma va anche detto che forse, per la prima volta in questa città, un assessore ha cercato un reale confronto con le figure professionali di questo territorio e chiesto opinioni rispetto a scelte fondamentali per lo sviluppo urbanistico di Pescara.”
Posizione critica nei confronti di questa ipotesi anche e paradossalmente dalla parte di chi ha sempre osteggiato la sua politica. In particolare l’associazione Strada Parco:
“Sulla vicenda della Filovia ci saremmo aspettati, a dire la verità, un approccio diverso da parte sua, conoscendo le sue competenze, più scientifico e meno sensibile a discutibili logiche che hanno sempre accompagnato questo progetto – ci dice Mario Sorgentone -ma va anche sottolineato che in questi dieci mesi ha fatto un pregevole lavoro per il riassetto urbanistico di Pescara e non capiamo come dinamiche di bassa politica possano prevalere sulle comprovate capacità di una simile figura.”