Per i partiti di opposizione in Regione è indispensabile ristabilire i confini originari della riserva e il progetto di legge è già pronto
I consiglieri regionali abruzzesi del Partito democratico, M5S, Legnini Presidente e Abruzzo in Comune Dino Pepe, Silvio Paolucci, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci, Francesco Taglieri, Giorgio Fedele, Domenico Pettinari, Pietro Smargiassi, Barbara Stella, Americo Di Benedetto e Sandro Mariani intervengono sulla cancellazione della Riserva del Borsacchio e affermano che il progetto di legge per ristabilire l’originaria perimetrazione è pronto.
In una nota annunciano che “Già nelle prossime ore, appena la deliberazione consiliare sarà pubblicata, procederemo tempestivamente al deposito con la contestuale richiesta di urgenza, al fine incardinare il provvedimento legislativo nel calendario dei lavori della Commissione competente per l’esame di merito”.
Nella nota si legge inoltre che “Ristabilire i confini della riserva è indispensabile. Il taglio dell’area protetta, dagli originari 1.100 ettari a soli 24, imposto dalla maggioranza di centrodestra, è inaccettabile. Tale azione, irrituale e irrispettosa dei territori e delle comunità locali, ha generato un’imponente mobilitazione delle Istituzioni Locali, del mondo dell’associazionismo ambientalista e di migliaia di cittadini che hanno manifestato il loro dissenso attraverso la sottoscrizione di una petizione popolare. Con questa nostra proposta di legge intendiamo ripristinare da subito la corretta e storica perimetrazione della Riserva naturale del Borsacchio. Chiediamo, inoltre, l’apertura di un confronto ad ogni livello che coinvolga istituzioni, associazioni e cittadini, per promuovere e programmare il rilancio della riserva”.