Disposti gli arresti domiciliari per i tre uomini arrestati per aver aggredito un giovane di 26 anni il giorno dopo la rissa avvenuta a Castel Frentano.
Il gip del tribunale di Lanciano Massimo Canosa ha disposto oggi gli arresti domiciliari nei confronti dei lancianesi F.D.R.,36 anni, e P.D.R. 38 anni, appartenenti a una famiglia rom, e di M.C., 26anni di Castel Frentano, imparentato con loro, che avrebbero picchiato e gravemente ferito alla testa con una mazza da baseball, un venticinquenne subito dopo la scarcerazione, per ritorsione a una rissa avvenuta a Castel Frentano, in cui il 25 giugno scorso erano stati arrestati i tre. Per il brutale episodio di vendetta, avvenuto il 26 giugno, il procuratore Mirvana Di Serio ha formulato l’accusa di lesioni personali gravi con l’aggravante della premeditazione e dell’uso delle armi. I tre autori della spedizione punitiva, identificati anche attraverso video delle telecamere di sicurezza, hanno aggredito A.C. di Castel Frentano, all’esterno di un bar. Poche ore prima la vittima era stata scarcerata dopo la convalida dell’arresto per la precedente rissa in cui furono coinvolti un altro rom di Lanciano e il genero M.C., arrestato di nuovo oggi dai carabinieri per la spedizione punitiva. La vittima fu accerchiata dai tre arrestati e colpita con la mazza alla nuca. Il ventiseienne è caduto stordito a terra ed è stato nuovamente colpito altre due volte alla testa. Nonostante fosse ferito il giovane è riuscito a fuggire, poi è stato soccorso dal 118. Al pronto soccorso dell’ospedale Renzetti di Lanciano i sanitari gli hanno apposto punti di sutura e disposto il ricovero in Neurologia con prognosi di 25 giorni per la frattura dell’osso parietale. Nella rissa iniziale del 25 giugno, scaturita per futili motivi, i primi tre arrestati finirono anch’essi in ospedale con ferite prodotte da colpi sferrati col machete e un forcone, armi che furono sequestrate.