Illustrato oggi a Pescara il Disciplinare per l’istituzione, la concessione e l’uso del marchio “Ristorante tipico d’Abruzzo”, riconosciuto a livello europeo, dove è l’unico marchio riservato alla ristorazione tipica di qualità.
Dopo l’ok dell’Unione Europea la Regione Abruzzo, infatti, ha elaborato, insieme a tutti gli operatori del settore, a Slow Food e alle associazioni di categoria, il Disciplinare che detta le regole per scegliere le attività abruzzesi che si contraddistinguono per le tipicità e la qualità dei prodotti enogastronomici e i servizi offerti a clienti e turisti. Da oggi tutti coloro che vogliono ottenere il marchio devono presentare le domande ad un apposito Comitato che le valuterà.
Il presidente della Regione Marco Marsilio e l’assessore Mauro Febbo spiegano che “Con questa legge abbiamo voluto dare valore ai ristoratori come anche promuovere le produzioni agroalimentari di qualità, da quelle biologiche a quelle con i marchi IGP e DOP, a quelle ricomprese nei presidi Slow Food.
L’istituzione di un marchio per i “Ristoranti tipici d’Abruzzo”, riconosciuto a livello europeo, persegue il duplice obiettivo di favorire la conoscenza e la visibilità degli esercizi commerciali che aderiranno e promuovere le produzioni agroalimentari fra cui quelle riportate negli elenchi del Ministero delle politiche Agricole Forestali.
Questa legge rappresenta uno straordinario strumento che la Regione ha voluto proporre al territorio per promuovere lo sviluppo della ristorazione tradizionale di qualità e la tutela della cultura delle produzioni enogastronomiche.
Sviluppare la ristorazione abruzzese avrà molteplici ricadute economiche e sociali e permetterà la promozione turistica, la valorizzazione delle filiere che da sempre caratterizzano la nostra Regione come gli allevamenti delle nostre montagne, la pesca dell’Adriatico e le produzioni agricole.
Promuovere lo sviluppo della ristorazione tradizionale di qualità e tutelare la cultura delle produzioni enogastronomiche dell’Abruzzo è garanzia di tutela per i consumatori. Il marchio sarà concesso a quanti promuoveranno menù all’insegna della tradizione o comunque a coloro che in maniera innovativa utilizzeranno i prodotti della nostra terra”.
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