In Molise nasce un Comitato che propone un referendum popolare per riunire prima la provincia di Isernia e poi l’intera regione all’Abruzzo
Nel 1963 Abruzzo e Molise sono diventate due regioni distinte dopo che, con l’articolo 1 della legge costituzionale n. 3 del 27 dicembre di quell’anno, venne modificato l’articolo 131 della Costituzione. Questo è stato nella storia della Repubblica Italiana l’unico caso di formazione di due nuove regioni per distacco da un’unica regione.
Tra i dieci fondatori del Comitato molti sostengono la proposta del presidente Antonio Libero Bucci il quale, presentando l’iniziativa, ha spiegato all’Ansa che “Il percorso per accorpare direttamente il Molise all’Abruzzo e richiede due passaggi molto complicati: una modifica di natura Costituzionale e l’approvazione dei Consigli regionali delle regioni coinvolte. Quindi abbiamo cercato un percorso alternativo, ovvero chiedere l’accorpamento di enti locali con la regione confinante, nel nostro caso della Provincia di Isernia con l’Abruzzo. Ciò semplifica le cose perché la legge di accorpamento non è di natura costituzionale, ma è ordinaria. Prima, però, è necessario un referendum indetto dall’ente locale in questione per il quale il nostro Comitato ha avviato una petizione popolare. Sono necessarie, secondo lo Statuto della Provincia di Isernia, 5000 firme per richiederlo. Se il referendum premierà la proposta del Comitato, il Molise non potrà restare in piedi come Regione con una sola provincia, quella di Campobasso. A quel punto si procederà con una legge di natura costituzionale per eliminare la regione Molise”.
Secondo Bucci i motivi per l’accorpamento del Molise all’Abruzzo sono tanti: “Attengono alle aspettative dei cittadini i quali, in Molise, non hanno più un servizio sanitario efficiente, dei collegamenti infrastrutturali al passo con i tempi, hanno difficoltà in ogni servizio erogato e pagano tasse altissime. Ciò produce l’inarrestabile spopolamento”.