A Roccamontepiano celebra il sacrificio del lavoro degli italiani nel mondo e ricorda le vittime della tragedia di Marcinelle.
Con il concerto di San Pietro a Roccamontepiano, martedì 8 agosto, si sono aperte le festività dell’Assunta e San Rocco e celebrati i tanti emigranti sparsi nel mondo in occasione del sessantunesimo anniversario della tragedia di Marcinelle. La commemorazione è stata accompagnata dal Duo Mario e Rita che hanno riproposto celebri canzoni di noti cantautori italiani.
Il sindaco Adamo Carulli afferma “L’8 agosto anche Roccamontepiano ha voluto ricordare i 61 anni dell’incidente che nel 1956 si verifico nel pozzo Bois du Cazier nella miniera belga. Qui morirono 262 persone, di cui 136 immigrati italiani, 60 di questi erano abruzzesi , tutti , in gran parte, originari del versante pescarese della Majella. Dal 2001 ad oggi ogni concerto ha seguito un percorso musicale, sempre nei pressi del nostro antico monastero del paese dove abbiamo raccontato con note e parole la storia di milioni di uomini che hanno lasciato la propria terra di origine alla ricerca di posto migliore dove poter vivere e portare la propria famiglia. La storia della nostra Italia è fatta di emigrazione e di immigrazioni. Le vicende si ripetono con i sogni dei giovani, le loro speranze e la voglia di cambiare il corso della propria vita in ogni difficile circostanza che si presenta davanti. Nel dopoguerra molti decisero di trasferirsi all’estero e anche dal nostro paese alla ricerca di ciò che chiamavano “fortuna” . Tantissimi, anche da Roccamontepiano andarono a lavorare in Belgio come minatori. Ma prima ancora che essere lavoratori, essi erano erano persone con le loro storie, le loro vite, i loro sentimenti, le loro speranze e le loro paure. Spesso vittime di razzismo ed atteggiamenti irriguardosi essi si calavano nelle viscere di quella terra che li ospitava e di cui trovava beneficio la stessa società belga che mal digerivano la presenza massiccia degli italiani. Grazie ad una dura attività e a centinaia di metri di profondità quel paese divenne tra i più ricchi e dinamici dell’Europa grazie a quel lavoro che gli stessi belgi non volevano andare. Per i nostri emigranti, un destino dall’esito incerto, per molti felice per altri crudele come quello che colpì i minatori di Marcinelle e delle loro famiglie. In ricordo del sacrificio delle donne e degli uomini, strappati dalla miseria dalla loro terra d’origine, si é voluto celebrare questo giorno per ricordare e non dimenticare grazie alla forza del canto e della musica che meglio di altre forme riesce a rendere l’idea di tanta sofferenza. Abbiamo cosi scelto di dedicare il brano miniera dei New Trolls a tutte le vittime del 1956 e alle loro famiglie. Dal 1 dicembre 2001 questa ricorrenza è stata proclamata Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo. Ogni anno, quindi, il nostro commosso pensiero è rivolto a tutti gli Italiani caduti sul lavoro all’estero. Onorare la loro memoria significa capire, comprendere e costruire una società più attenta alla convivenza, al rispetto verso gli altri e soprattutto giusto affinchè sui luoghi del lavoro non ci siano più vittime”.