Roma, la discarica di Bussi in Cassazione. Pg: “annullare la sentenza”

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Oggi a Roma, in discussione in Cassazione, il ricorso sulla mega discarica di Bussi, presentato dai Pm pescaresi. Riflettori ancora accesi sul sito di rifiuti tossici scoperto nel 2007 nell’area dell’ex Montedison.

Oggi a Roma, nell’aula Brancaccio, all’esame della prima sezione della Corte di Cassazione, approda  il ricorso presentato dai Pm della Procura di Pescara sulla mega discarica dei veleni di Bussi sul Tirino.La difesa schiera due personalità di grande fama: l’ex ministro Paola Severino e il professor Tullio Padovani. Per la difesa in mattinata l’intervento dell’avvocato Cristina Gerardis, della avvocatura dello Stato. Il processo di primo grado si era concluso con l’assoluzione dei 19 imputati, ex dirigenti e tecnici della azienda  Montedison. I pubblici ministeri Anna Rita Mantini e Giuseppe Bellelli avevano chiesto condanne che andavano tra i 12 anni e 8 mesi e i 4 anni. La sentenza della Corte d’Assise di Chieti, a cui erano seguite diverse polemiche e azioni giudiziarie, aveva stabilito ,invece ,che il reato di avvelenamento delle acque non sussiste, mentre per l’accusa di disastro ambientale ( reato derubricato da doloso in colposo ) è stato dichiarato il non luogo a procedere , per intervenuta prescrizione. Il ricorso presentato dai Pm alla Corte suprema punta all’annullamento con rinvio della sentenza per tutti gli imputati tranne uno, Maurizio Piazzardi, per il quale l’accusa in primo grado aveva chiesto l’assoluzione.

AGGIORNAMENTI:

Ore 13,15: La richiesta del Procuratore generale è quella dell’annullamento della sentenza di primo grado nel capitolo riguardante l’avvelenamento delle acque e della riconversione in appello per la prescrizione del reato di disastro colposo. In serata potrebbe uscire la sentenza.

Ore 16.18: Annullamento della sentenza di assoluzione relativamente al reato di avvelenamento delle acque con rinvio degli atti alla Corte d’Assise di Chieti, che, in diversa composizione, dovra’ nuovamente pronunciarsi, e rinvio alla Corte d’assise d’appello dell’Aquila per quanto riguarda il reato di disastro ambientale, che in primo grado era stato derubricato da doloso in colposo, facendo scattare la prescrizione. Sono le richieste del procuratore generale della prima sezione della Corte di Cassazione riguardante la mega discarica di rifiuti tossici, rinvenuta nel marzo 2007, a Bussi sul Tirino. ll processo in primo grado davanti alla Corte d’Assise di Chieti si era concluso con l’assoluzione “perche’ il fatto non sussiste” di tutti gli imputati (tutti ex dirigenti e tecnici in vario modo legati a Montedison), e la derubricazione del reato di disastro doloso, cioe’ volontario, in colposo. Derubricazione che aveva comportato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Presenti, tra gli altri, oggi, a Roma, gli avvocati delle parti civili, cioe’ Tommaso Navarra per il Wwf e altre associazioni, Ernesto Torino Rodriguez per la Provincia di Pescara, Ugo Perolino per il Comune di Pescara, Vittorio Supino per il Comune di Chieti, Arcangelo Finocchi per il Comune di Bussi, Giulio Di Berardino per i Comuni di Popoli e Spoltore, Lino Sciambra per i Comuni di Alanno e Castiglione a Casauria. Per l’Avvocatura dello Stato era presente l’avvocato Cristina Gerardis. Tra i difensori degli imputati hanno preso la parola l’avvocato Paola Severino, ex ministro della Giustizia, e il prof. Tullio Padovani. Nello specifico, il procuratore generale ha parlato per un’ora e ha chiesto l’accoglimento del ricorso dei pm per quanto riguarda il reato di avvelenamento delle acque e, quindi, l’annullamento della sentenza di assoluzione con rinvio degli atti alla Corte d’Assise di Chieti, con richiesta di pronunciamento, in diversa composizione, sul punto di diritto. Per quanto riguarda il disastro ambientate colposo il pg ha chiesto la conversione in Appello sia del ricorso dei pm e sia di quello degli imputati. La decisione della Cassazione potrebbe arrivare in serata.

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