Grande successo e tante persone a Roseto degli Abruzzi per la quinta edizione della rievocazione storica della pesca con la sciabica.
Una pesca antica ,ora vietata perché fonte di notevole impatto sull’ambiente marino, rimane pur sempre una vecchia tradizione e rievocarla ha un grande fascino per tutti. La manifestazione ,nata nel 2012, è organizzata dal Comitato “Palio della sciabica e delle città marinare” e dalla Cooperativa Pescatori Roseto, con il patrocinio del Comune e del Gruppo azione costiera Gac costa blu. La rivisitazione dell’antica pesca ,vietata da oltre trent’anni, è una tecnica riutilizzata solo a scopo promozionale ,dopo l’autorizzazione da parte del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Questo tipo di pesca è capace di intrappolare molti pesci, non distaccandosi dalla riva. La sciabica veniva prima ancorata alla battigia con una resta, l’altra parte veniva trasportata su di una piccola barca e calata in acqua ma trattenuta con l’altra resta, con un movimento a remi semicircolare al largo, non più oltre duecento metri dalla riva. Da qui, i pescatori iniziavano a tirare la “sciabica” per far si che il pesce rimanesse intrappolato nella parte centrale. Movimenti lenti e misurati in modo che i pesci non sfuggissero ma venissero trascinati a riva mano a mano che la rete si restringeva.
Francesco Panicciari “Presidente del ‘Comitato Palio della Sciabica delle Città Marinare”: “Sono due gli aspetti fondamentali che mi piace sottolineare di questa iniziativa: il primo è quello della rievocazione storica della pesca con la sciabica, pezzo fondamentale della nostra storia marinara, il secondo è il momento conviviale della festa che come sempre è stata aperta a tutti. Quest’anno ci sono state oltre 30 persone al lavoro per la serata ed il menù che è stato realizzato dai marinai di Roseto che hanno proposto alcuni dei nostri prodotti tipici”.