Roseto degli Abruzzi: arriva “Aldilapp” per trovare rapidamente le tombe

Si chiama “Aldilapp”, l’applicazione per smarthphone in grado di trovare rapidamente la tomba del caro estinto. La novità riguarda il Comune di Roseto degli Abruzzi che ha avviato un progetto di censimento e digitalizzazione dei suoi quattro cimiteri.

L’intervento, che sarà completato entro un mese, riguarda i cimiteri di Campo a Mare, Montepagano, Cologna Paese e Cologna Spiaggia e prevede il censimento e la geolocalizzazione di oltre 15.000 sepolture, creando un archivio digitale aggiornato e facilmente consultabile.

Grazie a questa operazione, il Comune si doterà per la prima volta di un catasto cimiteriale digitale, superando definitivamente la gestione cartacea.
I cittadini potranno accedere a un sistema informativo cimiteriale anche da smartphone, che offrirà strumenti innovativi per la ricerca delle sepolture e la gestione dei servizi.

L’attivazione e l’utilizzo dell’applicazione “Aldilapp” permetterà di individuare rapidamente le tombe, consultare informazioni storiche e biografiche e, per chi vive lontano o non può recarsi al cimitero per altre ragioni, di far recapitare un fiore o richiedere un servizio di cura della lapide, per mantenere sempre decoroso e curato il luogo di riposo dei propri cari.

Oltre al censimento, il progetto prevede lavori per creare nuovi loculi, l’installazione di una nuova segnaletica toponomastica in tutte le aree cimiteriali, migliorando l’orientamento per i visitatori e rendendo gli spazi più accessibili.

L’iniziativa annunciata dal comune ha scatenato la prima presa di posizione reazione politica. Roseto, Felicioni (Lega), in una nota (con due foto) che pubblichiamo di seguito, parla di “cimiteri nell’incuria, ma l’amministrazione Nugnes pensa alla digitalizzazione”.

“Esumazioni effettuate senza avvisare i familiari; estumulazioni massive con inizio anticipato rispetto al cronoprogramma comunicato ed ancora rifiuti interni da esumazioni ed estumulazioni smaltiti direttamente nei cassonetti dell’indifferenziato oppure ammassati per settimane all’interno di sacchi in un angolo a vista. Lapidi rotte e rifiuti edili sparsi per le aree pubbliche cimiteriali, manutenzioni inesistenti in particolare dei tetti e delle grondaie delle strutture dove si trovano i loculi. E non è finita qui. Lungaggini infinite per le accensioni delle lampade votive. Bagni pubblici rotti e fatiscenti. Ammassi solidificati di guano in diverse zone cimiteriali. Inumazioni tardive con bare parcheggiate in obitorio. Inumazioni senza organizzazione e rispetto delle basilari misure di sicurezza. Traffico interno rumoroso, pericoloso e non regolamentato ad uso edile. Cimiteri aperti h24 senza chiusure notturne, mancata bonifica delle discariche abusive esterne lato ovest. Tutto questo e anche di più si è visto, negli ultimi due anni, all’interno e all’esterno dei cimiteri rosetani. Ma l’amministrazione Nugnes con l’assessore e vicesindaco Marcone che fa? Invece di provvedere immediatamente a sistemare le aree cimiteriali e a ridare loro il giusto ordine e decoro, digitalizza e cataloga 15mila tombe sul web con qualche App. Tutto ciò è a dir poco assurdo e denota totale dissociazione amministrativa con la realtà”. A denunciarlo è il commissario cittadino della Lega Roseto, Luigi Felicioni. “In un cimitero definito “monumentale” senza l’ombra di un piccolo famedio e di una cappella religiosa degna di questo nome, è la mancanza di dignità ad essere certificata monumentale. E’ ora di tornare alla realtà con qualche ‘Aldiquapp’ più che ‘Aldilapp’, conclude Felicioni.