Seduta straordinaria del Consiglio comunale a Roseto degli Abruzzi sulla perimetrazione della Riserva del Borsacchio, da giorni al centro del dibattito politico regionale e delle polemiche
In piazza della Repubblica, di fronte al municipio, dal tardo pomeriggio di oggi è iniziato il flash mob per dire no al taglio della Riserva. La manifestazione è stata organizzata da diverse associazioni ambientaliste e gruppi politici (foto in alto di Maria Carannante).
Al Consiglio comunale straordinario, con inizio alle 18.30, sono stati invitati anche i consiglieri provinciali e regionali di maggioranza e opposizione, e il presidente della Regione Marco Marsilio, il quale, però, ha precisato che non ci sarà affermando «Io partecipo ai consigli regionali, il consiglio comunale deve svolgersi nella sua autonomia».
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Marco Borgatti, Presidente delle Guide Del Borsacchio, Guardia Ambientale, componente del Direttivo WWF di Teramo e Presidente FIAB Roseto degli Abruzzi, partecipando al flash mob ha ricordato i dati della mobilitazione:
5971 firme su carta in due giorni di banchetto a Roseto degli Abruzzi ed in tre eventi infrasettimanali (600 dalla frazione di Cologna)
5590 firme all’appello sul sito della Riserva (alle 13.15 del 12/1/24 con media di 4/5 firme al minuto)
21 Associazioni Nazionali Aderenti
6 Associazioni di categoria importanti nel commercio, artigianato e nel turismo
191 Associazioni aderenti da tutta italia
Appelli si siti in Europa
Due interrogazioni in parlamento annunciate
Una petizione al parlamento Europeo
Una interrogazione al parlamento Europeo
Annuncio di proposte di legge in Regione per ripristinare la riserva da più gruppi
Borgatti ha detto: “Questi dati sono il risultato di una mobilitazione partita il 6/1/2024 e per scelta abbiamo deciso di non aprire le famose piattaforme on line che moltiplicano e condividono appelli. Lo scopo era rimanere sul territorio e coinvolgere residenti o persone che vivono l’area.
Oggi la cittadinanza di è stretta intorno la riserva Borsacchio. I cittadini si sono stretti intorno la riserva scendendo in piazza del comune a Roseto prima del Consiglio. Fra due ali di folla che sventolavano rami di ulivo una bambina ha consegnato le 11.000 firme al sindaco di Roseto Mario Nugnes. Le false notizie sono ormai cadute. E tutti ormai conoscono le reali motivazioni e sembra inutile oggi ribadire quello che ognuno può vedere oggettivamente anche solo passando in auto sulla strada e vedere ulivi, viti e terreni lavorati.
Lo stesso presidente Marco Marsilio ha dichiarato che è una scelta dolorosa ed eccessiva. Ora per il bene della città e dello sviluppo e l’armonia di tutte le parti bisogna risolvere il problema che tutti hanno compreso.
Il problema è che la riserva non è mai stata attivata. E tutte le parti hanno sofferto per questo. Sia piccole famiglie che l’ambiente. La legge è illegittima. Tutti lo sanno. L’iter assunto viola tutte le norme quadro del tema per la non convocazione dell’ente locale.
Prima o poi questa norma verrà annullata ma cosa succederà nel frattempo? Chi lamentava di non poter costruire e vorrà farlo al primo progetto riceverà un ricorso da parte dell’enorme rete associativa creata e probabilmente dal comune. E l’intervento sarà bloccato e il Tar manderà in corte costituzionale . Stessa storia del Parco Sirente Velino. Le parti pro ambiente vedranno ancora una riserva bloccata e la natura continuerà a soffrire e restringersi . La città sarà bloccata, la riserva sarà bloccata e nessuna parte potrà fare nulla . Ora serve un atto di maturità da parte degli enti in campo. La riperimetrazione deve essere superata . Ripristinare i confini ed arrivare il Pan.Una riserva per agricoltori è un tesoro anche per creare turismo sostenibile. Associazione BB e Touring Club lo sanno bene e per questo aderiscono. Ora fermiamo questa follia. Roseto, l’Italia e l’Europa sono indignati . Dai conflitti si genera solo un effetto ci rimettono gli ultimi”.