In Abruzzo si accendono i proiettori di “Roseto Opera Prima”, il festival cinematografico per il riconoscimento e la diffusione delle opere prime audiovisive, ideato nel 1996 da Tonino Valeri. Tra gli ospiti importanti nomi del mondo della cultura e dello spettacolo italiano.
Nella villa comunale di Roseto degli Abruzzi, dal 5 al 19 luglio, si terrà la 26esima edizione del festival realizzato dal Comune di Roseto in collaborazione con Fuori Luogo s.r.l., con il patrocinio della Regione e il sostegno della Fondazione Tercas. la manifestazione sarà sotto la guida di Pino Strabioli, per la prima volta direttore artistico della kermesse. Rete8 è media partner dell’evento e seguirà da vicino tutte le giornate della rassegna.
Tanti gli ospiti sia della prima parte del festival denominata “Aspettando Roseto Opera Prima”, che del festival dedicato agli incontri letterari e alla musica: il regista Enrico Vanzina, l’attrice Francesca Neri, gli scrittori abruzzesi vincitori del Premio Campiello Remo Rapino e Donatella Di Pietrantonio, lo scrittore e conduttore radiofonico Luca Bianchini e il docente, scrittore e formatore internazionale Daniel Lumera. Ad inaugurare la parte dedicata alle proiezioni di film “Roseto Opera Prima” sarà l’attrice Violante Placido, madrina di apertura, mentre a chiusura della kermesse arriverà Nancy Brilli.
In programma la proiezione di film, documentari e cortometraggi alla presenza di attori e registi tra cui Francesco Montanari, Stefano Pesce, Francesco Costabile, Lina Siciliano, Lidia Vitale, Susy Laude, Dino Abbrescia e molti altri.
Il sindaco Mario Nugnes afferma che «Partendo dalla volontà di rimettere al centro dell’agenda un evento di grande spessore come Roseto Opera Prima, che dà lustro alla nostra città, con l’assessore Luciani abbiamo messo cura ed attenzione nell’individuare le giuste competenze per un ‘edizione che rappresenta una “ripartenza” dopo due anni a dir poco complicati. Da qui la volontà di investire “risorse nelle risorse” per l’organizzazione di un evento che per noi rappresenta un nuovo inizio, auspicando per Roseto e per il suo festival un futuro da protagonista nel panorama degli appuntamenti di genere».