Hanno deciso di iniziare lo sciopero della fame i profughi ucraini ospitati nelle strutture della costa teramana. Si sentono dimenticati. Delusi anche gli albergatori che lamentano i mancati risarcimenti
A distanza di diversi mesi della manifestazione organizzata davanti al comune di Roseto degli Abruzzi continua a tenere banco l’emergenza ucraini sulla costa teramana. Da un lato ci sono i profughi, soprattutto donne e ragazzi in età scolastica, che si sentono abbandonati e che non vogliono trasferirsi altrove; dall’altro ci sono gli albergatori, che si ritrovano a dover continuare ad erogare un servizio senza però essere risarciti perché in diverse strutture è stato cancellato l’erogazione del contributo di accoglienza. Come dire, richieste inascoltate che hanno spinto i profughi ad iniziare uno sciopero della fame affinché ci sia qualcuno che riesca a prendere in mano la situazione.
IL SERVIZIO DEL TG8