Circa quindici giorni fa i migranti, arrivati in Abruzzo dal Cara di Mineo, contestarono l’eccessiva distanza dai centri abitati dalla struttura in cui erano stati accolti, a Faiete di Rocca Santa Maria piccola frazione del teramano.
ora sono stati portati a Roseto degli Abruzzi in un residence inserito nel progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), una situazione che non è assolutamente piaciuta ai residenti ma anche all’amministrazione comunale, contraria all’utilizzo di strutture ricettive per ospitare i migranti. Sulla vicenda il primo cittadino Enio Pavone ha annunciato una raccolta di firme da consegnare al prefetto di Teramo
“questo affinché a Roseto non venga autorizzato l’uso di nessuna struttura privata o pubblica, tantomeno strutture ricettive turistiche, per altri immigrati. Una situazione che potrebbe danneggiare seriamente la prossima stagione estiva. Roseto ai migranti ha già dato il proprio contributo, ci sono otto famiglie accolte con il progetto SPRAR ospitate in appartamenti e seguite da personale qualificato.”
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