Saldi Abruzzo, Confcommercio: “Previsto un aumento delle vendite”

Primo giorno di saldi anche in Abruzzo dove si registra una partenza buona. Secondo Confcommercio ci sarà un incremento delle vendite

A parlare è il presidente di Confcommercio Chieti Marisa Tiberio che questa mattina al Tg8 ha dichiarato: «un di saldi invernali inizio che potrebbe confermare la stima della nostra associazione».

La presidente Tiberio aggiunge: «Abbiamo previsto un +10% di vendite quest’anno. Complice anche il periodo particolarmente favorevole che cavalca ancora le festività natalizie. C’è un interesse soddisfacente. Confcommercio Chieti ha stimato una spesa di 304 euro pro capite capite per famiglia per quanto riguarda il settore moda, con una media di 133 euro a persona».

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I SALDI IN TUTTA ITALIA: VADEMECUM “DALLA PARTE DEL CONSUMATORE”

L’Associazione nazionale “Dalla Parte del Consumatore” fornisce a tutti i consumatori un utile vademecum per evitare “disavventure di fine stagione”.

In una nota l’associazione scrive: «Al via in tutta Italia le vendite scontate della stagione invernale, un appuntamento molto atteso dai commercianti per contrastare la “moda” degli acquisti online ed altrettanto atteso dai cittadini che per scongiurare la crisi aspettano i saldi per acquistare qualche capo scontato.

Anche se le luci natalizie si stanno ormai spegnendo, quelle delle vetrine dei negozi italiani sono pronte ai saldi invernali del 2023. Il 5 gennaio è la data di inizio saldi in quasi tutte le Regioni italiane.

Nonostante la crescente concorrenza dell’e-commerce, i saldi rimangono un evento fortemente legato all’esperienza di shopping tradizionale nei negozi. L’89% dei consumatori che parteciperanno ai saldi acquisterà uno o più prodotti presso un punto vendita fisico, mentre il 59% si rivolgerà all’online. I negozi sono preferiti soprattutto da over35 (90%) e al Centro (92%)».

Ecco i consigli dell’Associazione:

1) fare attenzione ai saldi superiori al 50 percento: potrebbero nascondere bufale, come ad esempio la vendita di merce dell’anno precedente (che ovviamente potrebbe essere ugualmente un buon affare purché il negoziante informi il cliente);

2) la merce in saldo deve essere tenuta separata nettamente da quella venduta a prezzo pieno;

3) è obbligatorio esporre sul cartellino il vecchio prezzo, la percentuale di sconto ed il prezzo scontato;

4) il consumatore ha diritto di provare i capi, esclusa la biancheria intima;

5) i negozianti sono obbligati ad accettare il pagamento con carte di credito anche con i saldi. In caso di rifiuto non comprate e segnalate il caso per iscritto alla società Servizi Interbancari e a un’associazione di consumatori;

6) conservare lo scontrino, perché costituisce prova di acquisto che obbliga il negoziante a sostituire e/o riparare la merce difettosa o ‘non conforme’, anche in presenza di cartelli con la dicitura che i capi in svendita non si possono cambiare;

7) la garanzia per vizi occulti e per assenza di qualità promessa è dovuta dal venditore anche nelle vendite a saldo ed è di due anni dalla vendita secondo il Codice del Consumo;

8) fare attenzione all’effetto sforamento: spesso, infatti, spendiamo più di quanto crediamo di stare risparmiando. Utile sarebbe fare una lista degli acquisti in anticipo, e tenerla sempre sott’occhio nel fare compere