Da domani 6 luglio in Abruzzo iniziano i saldi estivi. Gli esercenti sperano di incrementare le vendite e i clienti di accaparrarsi prodotti ad un prezzo conveniente. Adiconsum fornisce alcune semplici regole e utili consigli per chi fa shopping
Luigi Di Corcia, presidente di Adiconsum Abruzzo, al Tg8 spiega che intanto i capi in saldo si possono cambiare. Basta conservare lo scontrino (anche se non è obbligatorio averlo per esercitare la garanzia, basta la prova dell’acquisto) e il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso.
Non è più necessario denunciare il difetto di un capo acquistato entro due mesi dalla sua scoperta, anche se prima si fa meglio è. L’azione per far valere i propri diritti però si prescrive in 26 mesi dalla consegna del bene. Va precisato che in caso di difetto di conformità del bene, si ha diritto alla sua riparazione o alla sostituzione del prodotto.
Diffidare degli sconti esagerati (per esempio quelli superiori al 50%) che spesso nascondono merce non esattamente nuova o prezzi vecchi gonfiati. Il venditore è tenuto ad indicare anche il prezzo precedente, applicato nei 30 giorni prima dei saldi.
Pochi sanno che le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce messa in saldo deve essere l’avanzo della stagione che sta finendo, non fondi di magazzino.
Le sei regole da seguire per i saldi
Lo scontrino va sempre conservato. È un documento fondamentale non solo per eventuali cambi, ma anche come prova d’acquisto, in caso di contestazioni. Anche durante i saldi si ha diritto a cambiare i prodotti acquistati, e lo scontrino rappresenta la garanzia.
Qualità e stagionalità dei prodotti. I capi venduti durante i saldi dovrebbero essere articoli di carattere stagionale o di moda. Attenzione alla qualità e alle novità dei prodotti: un buon affare non è tale se il capo è fuori stagione o di scarsa qualità.
Politiche di cambio e reso. In caso di prodotti difettosi si ha diritto alla riparazione, alla sostituzione o al rimborso dell’importo speso.
Prova dei capi. Non è un obbligo per il negoziante, ma una possibilità spesso concessa per cortesia. Se vi viene negata la prova di un capo, meglio valutare attentamente l’acquisto. In caso di dubbi, chiedere informazioni dettagliate sulla policy adottata dal negoziante.
I pagamenti elettronici sono un diritto del consumatore. I negozi sono tenuti ad accettare pagamenti con carte di credito senza costi aggiuntivi.
Trasparenza nei prezzi. I negozianti hanno l’obbligo di indicare chiaramente il prezzo originale, lo sconto applicato e il prezzo finale. Controllare il prezzo di partenza in caso di dubbi sullo sconto applicato, facendo attenzione al cartellino con l’adesivo posizionato sopra. Questa trasparenza permette di valutare effettivamente la convenienza dell’acquisto. Attenzione a queste indicazioni per evitare spiacevoli sorprese alla cassa.
Le sei regole per gli acquisti online
- Acquistare solo da siti internet sicuri: la presenza del lucchetto nella barra di indirizzo è un indice positivo.
- Diffidare degli sconti con percentuali esageratamente elevate.
- Conservare sia una copia dell’ordine che della ricevuta di pagamento.
- Preferire i circuiti PayPal, carte prepagate a carte di credito.
- Verificare l’attendibilità del sito e-commerce e la qualità dei suoi prodotti leggendo le recensioni di altri consumatori.
- Non comunicare mai i dati personali.