Sono stati i fuochi d’artificio a causare l’incendio accaduto tra il 5 e il 6 giugno scorso nell’area di San Benedetto in Perillis
I giochi pirotecnici sono uno spettacolo suggestivo ma, se non vengono gestiti con oculatezza, possono causare incendi. Ed è quanto è avvenuto nel paese della provincia dell’Aquila. Lo hanno accertato le indagini dei carabinieri del Nucleo ‘Parco’ di Cansano e della stazione di Navelli, coordinate dal sostituto procuratore dell’Aquila Marco Maria Cellini.
I fuochi d’artificio in onore della Madonna di Casaluce del 5 giugno scorso avrebbero causato roghi, in particolare nella pineta, che sono stati domati solo con l’intervento di Canadair e un elicottero Erickson.
I carabinieri forestali ricordano che “Gli incendi boschivi appresentano sempre più spesso una grave ferita per il territorio. Le elevate temperature favoriscono il diffondersi delle fiamme, che talvolta perdurano per giorni, distruggendo interi boschi, anche in aree di pregio. Non solo vandalismo e attività criminale, ma anche il mancato rispetto delle regole, che lo stesso buon senso dovrebbe richiamare, ogni anno riducono in cenere migliaia e migliaia di ettari ricoperti da vegetazione”.
Di qui l’appello “a una stretta osservanza delle disposizioni per la prevenzione degli incendi e ricordano che il codice penale sancisce, per il reato di incendio boschivo colposo, la pena della reclusione da due a cinque anni, che si aggiunge alle sanzioni pecuniarie amministrative. Una distrazione che può costare caro”.