A San Giovanni Teatino su 550 edifici hanno coperture in amianto, per una superficie totale di 204.849 m². Il Partito Democratico lancia l’allarme
550 coperture di abitazioni, attività produttive, rimesse e altre tipologie di edifici sono in amianto e alcuni edifici si trovano in “punti sensibili” del comune della provincia di Chieti.
Il Partito Democratico è pronto a «interrogare tutti gli enti preposti per verificare il reale stato di conservazione dell’amianto sul territorio cittadino. Il sindaco Di Clemente attui quanto previsto dal piano per lo smaltimento, al quale da vicesindaco prima e da sindaco ora non ha prestato attenzione. Esiste un’emergenza amianto a San Giovanni Teatino? Se diamo uno sguardo alla mappatura e al censimento delle coperture in MCA (antigene carboidratico mucinoso), redatti dalla ResGea Geomatic Solutions di Pescara su commissione dell’Amministrazione comunale nel 2019, sembrerebbe proprio di sì.
Sono infatti 550 le coperture in amianto su abitazioni, attività produttive, rimesse e altre tipologie di edifici che si estendono da un minimo di 2 m² a un massimo di 9.900 m², per complessivi 204.849 m². A destare maggiori preoccupazioni sono le coperture in amianto di alcuni edifici, siti in zone cosiddette sensibili, cioè ad elevata densità abitativa, o situati nei pressi di edifici scolastici e campi sportivi. Dall’ex Saf alla ditta Passeri e alla ditta Fara, che si trovano presso la Cittadella dello Sport e presso numerose abitazioni civili, all’ex Palaghiaccio e alla ditta Ico, ubicati in pieno centro cittadino vicino al plesso scolastico della Galleria Wojtyla e al Distretto sanitario. Si tratta di vere e proprie bombe ecologiche, già note alla stragrande maggioranza dei cittadini di San Giovanni Teatino, ben consapevoli del pericolo per la propria salute, ancor prima che la mappatura del 2019 censisse l’amianto sul territorio comunale.
In particolare l’ex Saf e l’ex Palaghiaccio versano in uno stato di assoluto degrado, mentre per le coperture in amianto delle altre attività citate, si presume e auspica che si effettuino manutenzione e controllo costanti per preservarne l’integrità.
IL CASO DELL’EX SAF. Una delle coperture in amianto più importanti che attualmente insiste sul territorio comunale di San Giovanni Teatino è quella dell’ex Saf su corso Vittorio Emanuele II, dove ad aggravare la situazione è anche la contaminazione del terreno causata da altri fattori, tanto che l’area è stata inserita nell’anagrafe dell’Arta, relativa ai siti potenzialmente contaminati, come si evince dalla pagina 22 dell’allegato 2 presente sul sito dell’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente, consultabile al seguente link: https://www.artaabruzzo.it/siti-contaminati.php?id_page=1 ».Il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci nel corso di una conferenza stampa oggi ha annunciato: «Ci attiveremo per chiedere un impegno diretto della Regione. In particolare oltre alle iniziative che restano in capo al Sindaco e all’Amministrazione comunale intendiamo chiedere quali verifiche sono state portate avanti dall’Ufficio igiene della Asl in collaborazione con l’Arta. Vogliamo conoscere l’eventuale stato di ammaloramento dell’amianto e, nel caso, quali ordinanze o attività sono state portate avanti dagli enti ed uffici competenti della Regione e del Comune.
Per farlo porteremo il caso in Consiglio regionale con gli strumenti ispettivi e conoscitivi a partire da una interrogazione che depositeremo nei prossimi giorni e dagli accessi agli atti conseguenti. Purtroppo dobbiamo sottolineare che non ci sono bandi oggetto di finanziamento nella Regione Abruzzo per i siti mappati. Tuttavia occorre almeno rendere certe e conosciute le attività di controllo a tutela della salute dei cittadini».