Il Tribunale del Riesame dell’Aquila ha annullato la misura degli arresti domiciliari per i due carabinieri della stazione di San Salvo (Chieti) accusati di peculato e omesso sequestro di denaro falso.
Uno di loro anche di divulgazione di segreto istruttorio, accesso abusivo di sistema informatico e detenzione illegale di munizioni da guerra. Soddisfatti gli avvocati della difesa, Fiorenzo Cieri e Alessandro Orlando, per la decisione dell’organo giurisdizionale che ha accolto la loro istanza, annullando l’ordinanza, eseguita il 4 ottobre scorso, emessa dal gip del Tribunale dell’Aquila, Guendalina Buccella, su inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Roberta D’Avolio della Direzione Distrettuale Antimafia. Il Tribunale del Riesame si è riservato 45 giorni per depositare le motivazioni del provvedimento di annullamento. I due carabinieri inquisiti, che sono tornati liberi, prenderanno servizio presso la Compagnia Carabinieri di Chieti dove sono stati trasferiti