Un ventenne, originario della Somalia, è stato arrestato dai carabinieri dopo aver dato scandalo in strada, nella zona della Marina di San Vito Chietino , ed aver tentato di violentare una donna.
I militari dell’Arma sono stati chiamati da alcuni commercianti della Marina di San Vito Chietino che avevano visto il giovane extracomunitario mentre si denudava e si masturbava per strada, noncurante della presenza dei passanti.
Sul posto è arrivata una pattuglia dei carabinieri della Compagnia di Ortona che ha intercettato il ventenne di origine somala che da un anno vive in Italia con lo status di protezione sussidiaria e senza una fissa dimora.
Il ragazzo, quando i militari sono arrivati, si era gia’ allontanato verso la spiaggia “Cintoni” di Ripari che si trova ai confini di Ortona. Nel tratto di arenile che costeggia l’ex tracciato ferroviario il ragazzo, approfittando del luogo isolato, ha avvicinato un’anziana pensionata di Ortona che stava prendendo il sole in spiaggia e, dopo averla bloccata con violenza sulla sabbia facendole battere la testa su alcuni ciottoli di grosse dimensioni, l’ha costretta a subire atti sessuali.
Fortunatamente la vittima è riuscita a fuggire in acqua. Nel frattempo i carabinieri hanno bloccato ed arrestato il giovane per violenza sessuale mentre la donna è stata trasportata con un’ambulanza all’ospedale “Renzetti” di Lanciano dove i medici del Pronto Soccorso ne hanno disposto il ricovero a causa delle numerose escoriazioni ed ecchimosi riscontrate e per il forte trauma cranico subito dall’anziana.
Il ventenne, su disposizione del Pm della Procura della Repubblica di Chieti Giuseppe Falasca, e’ stato trasferito nella casa circondariale di Madonna del Freddo a Chieti. Per lui e’ scattata anche la denuncia per atti osceni in luogo pubblico e falsa attestazione sulla sua identita’ in quanto avendo fornito ai militari false generalita’.
Dopo la comparazione delle sue impronte digitali con quelle gia’ presenti nel casellario centrale d’identita’ del Ministero dell’Interno i carabinieri sono risaliti alla sua vera identita’ ed hanno stabilito che il cittadino somalo, dopo essere entrato clandestinamente in Italia quasi un anno fa, lo scorso mese di ottobre aveva ottenuto lo status di protezione sussidiaria.