Una proposta di legge del M5S per contenere le liste d’attesa del Servizio Sanitario pubblico in regione Abruzzo. Il fine è quello di tutelare il diritto alla salute.
oltre a garantire in tempi sostanzialmente brevi visite di controllo che sono fondamentali per la diagnostica e per la prevenzione concreta di alcune patologie che potrebbero essere curate prima di diventare seriamente pericolose.
“Quello che proponiamo” afferma Domenico Pettinari Vice Presidente della Commissione sanità in Regione Abruzzo e primo firmatario della proposta di legge “è di introdurre una norma aggiuntiva alle disposizioni già in vigore in Regione per la disciplina delle attività libero professionali in Intramoenia (a pagamento) allineandole alle erogazioni delle prestazioni istituzionali (Servizio sanitario pubblico). Da un attento studio dei dati” spiega il consigliere regionale “abbiamo visto che la proporzione tra le due prestazioni per le stesse visite è assolutamente sproporzionata. Per esempio per un’Ecografia all’addome bisogna attendere circa 64 giorni se effettuata con il servizio sanitario regionale, ma solo 3 giorni nella stessa struttura con il servizio intramoenia, quindi a pagamento. Per un Ecodopler Cardiaco, si deve aspettare circa 60 giorni di attesa ed appena 3, nella stessa struttura, con il servizio intramoenia. Arriviamo anche a disparità molto più ampie, pensiamo all’Ecodopler Tronchi Sovraortici che richiedono addirittura 125 giorni con il servizio Sanitario regionale, ma appena 3 per la stessa visita nella stessa struttura con il servizio a pagamento. I tempi massimi di attesa sono un elemento fondamentale per il diritto alla salute. Per analizzarli si deve fare riferimento al piano regionale per il governo delle liste d’attesa (PRGLA) approvato dalla giunta regionale con la delibera 575 del 11.08.2011, che sostanzialmente prova a ottimizzare il servizio prevedendo le seguenti classi: “URGENTE” da eseguire nel più breve tempo possibile e comunque entro 72 ore; “BREVE” da eseguire entro 10 giorni; “DIFFERIBILE” da eseguire entro 30 giorni per le visite o 60 giorni per gli accertamenti diagnostici; “PROGRAMMATA” senza limite di tempo. Ed è qui che il sistema non funziona, molte prestazioni infatti, riguardano visite di controllo o accertamenti e quindi fondamentali per venire a conoscenza di problemi di salute. Sicuramente sono meno urgenti ma non è accettabile un lasso per esempio di 125 giorni o oltre, contro i 3 del servizio a pagamento. Pertanto intervenendo con una norma che controlli costantemente la proporzione tra visite intramoenia e pubbliche tutti i cittadini potranno beneficiare di un servizio sanitario efficiente e che tuteli davvero il diritto alla salute degli abruzzesi”.