Il punto nascita dell’ospedale di Avezzano, insieme a quello di Pescara, è tra le eccellenze regionali per ridotta soglia di rischio sia per i neonati che per le mamme.
Il punto nascita del reparto di ostetricia dell’ospedale di Avezzano, ex aequo con Pescara, è tra le eccellenze del territorio regionale. Nel reparto in questione la soglia di rischio riguardante le malformazioni dei neonati è la più bassa d’Abruzzo. Si contano 3 su 1168 parti in un anno rispetto al 4 per mille delle statistiche europee e quella con il minor numero di casi di patologie di gestante o feto che si aggirano intorno a 26. Dal report 2015 sui certificati di assistenza al parto della Regione, emerge che il reparto di Avezzano, al momento della nascita, è quello che in Abruzzo garantisce il maggior numero di presenze del pediatra: 1138 volte sul totale dei parti, una percentuale nettamente superiore ad altri ospedali abruzzesi. E’ stato registrato anche un incremento di 119 nascite rispetto al 2014 e di 148 in confronto con il 2013. Da gennaio scorso a oggi ci sono stati 332 parti, in linea con l’andamento degli anni precedenti. Altro aspetto riguarda il basso numero di parti cesarei. Nel 2015, i parti naturali sono stati 733, quasi i due terzi del totale annuo. Nel presidio, la massiccia presenza di popolazioni immigrate impiegate soprattutto nell’agricoltura del Fucino, fa registrare il più alto numero di parti di donne africane in Abruzzo. Nel 2015 sono nati 102 bimbi da genitori provenienti dal continente nero, di cui l’80% di nazionalità marocchina e a seguire, nettamente staccati, egiziana, nigeriana, somala.