Venti posti letto e ambienti rinnovati. Si presenta così l’Ospedale di Comunità di Atessa inaugurato questa mattina all’interno del “San Camillo de Lellis”, alla presenza delle massime autorità regionali e locali. Il primo paziente sarà accolto lunedì 12 febbario
A fare gli onori di casa il Direttore generale della Asl Thomas Schael, accompagnato dal Direttore sanitario Flavia Pirola e dal Direttore del Pta Enrico Flocco.
Una cerniera tra l’ospedale e il domicilio del paziente: questo il ruolo dell’Ospedale di Comunità, che si colloca nel segmento delle cure intermedie con la finalità di favorire dimissioni protette in un luogo a vocazione sociosanitaria nel quale consentire al malato un migliore recupero funzionale e dell’autonomia.
La fase post acuta, quindi, è quella indicata per un ricovero in Ospedale di Comunità, a cui possono accedere categorie di pazienti ben precise: i cronici con riacutizzazione della patologia che non possono essere assistiti a domicilio, i dimessi dall’ospedale che devono proseguire il percorso terapeutico sotto controllo sanitario, e quelli che hanno necessità di supporto riabilitativo.
Due le specificità che caratterizzano la struttura: il ruolo centrale dell’infermiere, a cui è delegata tutta la parte assistenziale, e quello dei medici di medicina generale, che seguono l’aspetto clinico, avvalendosi, ove lo ritengano necessario, della consulenza dei 15 specialisti presenti nel Pta, che mette a disposizione anche altri servizi, quali il punto prelievi, la radiologia con Rx, Tac, risonanza ed ecografie, l’ambulatorio chirurgico e per ecodoppler.
Tutto pronto, quindi, per accogliere il primo paziente, che varcherà la soglia lunedì 12 febbraio, mentre contestualmente partiranno i lavori al I piano per 40 posti letto di ospedale di comunità, finanziato con fondi Pnrr per complessivi 2 milioni di euro.