Rapina ad un portavalori che doveva rifornire l’ufficio postale di Santa Teresa di Spoltore, nel pescarese.
Tre o quattro persone, con il volto coperto e armate, poco dopo le 8 hanno minacciato il caposcorta e lo hanno fatto sdraiare a terra, riuscendo a portare via i plichi contenenti denaro, bottino di 120 mila euro, e a sfilare la pistola alla guardia giurata; poi sono fuggite. Sul posto i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Pescara e del Nucleo operativo e radiomobile.
Secondo le prime testimonianze raccolte l’azione è stata fulminea proprio all’ingresso dell’Ufficio Postale di Via Gran Sasso a Santa Teresa di Spoltore. I malviventi, con il volto travisato, e con accento campano, hanno agito in pochissimi secondi e poi si sono dati alla fuga a bordo di un Fiorino in direzione Cavaticchi per dileguarsi presumibilmente lungo l’autostrada. Intanto quantificato il bottino che si aggira sui 120 mila euro, il Fiorino a bordo del quale i malviventi si sono dati alla fuga, è stato ritrovato nelle campagne vicine, il comandante del Nucleo Investigativo di Pescara, Massimiliano Di Pietro, che si sta occupando delle indagini, ritiene si tratti di un sodalizio professionista che ha curato tutto nei minimi particolari e che è giunta da fuori regione per mettere a segno il colpo. I Carabinieri sono sulle tracce dei malviventi. L’ufficio postale di Santa Teresa di via Gran Sasso è stato più volte preso di mira da rapinatori.
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