Stop alle chiusure programmate grazie al recupero della Sorgente del Verde. Il presidente della società Gianfranco Basterebbe fa il punto sull’attuale situazione. Tra progetti e obiettivi
Finalmente la buona notizia è arrivata, quasi a sorpresa ma inseguita e attesa non solo negli uffici della Sasi (la società che gestisce servizio idrico e depurazione di 87 Comuni della Provincia di Chieti) ma soprattutto dalle decine di migliaia di utenti che da tempo fanno i conti con i turni delle chiusure settimanali.
E a pochi minuti dall’inizio della conferenza stampa indetta dal presidente della Sasi Gianfranco Basterebbe – proprio per fare il punto sulla situazione attuale e sui miglioramenti in atto – è stato comunicato che nel giro di 48 ore, tempo necessario per lavori tecnici, si metterà la parola fine alle sospensioni della fornitura idrica.
Alla conferenza stampa hanno preso parte insieme a Basterebbe il direttore dell’area tecnica della Sasi Pio D’Ippolito e il consigliere Corrado Varrati.
“La Sorgente del Verde ha recuperato la portata grazie alla neve che lentamente si sta sciogliendo producendo benefici effetti e alle quattro pompe ancora accese. Si può disporre di un quantitativo di acqua, 1100 litri al secondo, che ci permette di evitare le chiusure legate a una necessaria – ha detto Basterebbe – razionalizzazione della risorsa. Abbiamo in questi mesi mantenuta sempre alta l’attenzione nei confronti del settore idrico, con azioni concrete e incontri, con l’amministrazione di Lanciano e di altri Comuni, con il Prefetto, con l’assessore regionale Emanuele Imprudente che ha sempre mostrato comprensione per i problemi esposti e per le richieste fatte. Per fortuna ci siamo lasciati alle spalle un’estate drammatica che probabilmente avevamo sottovalutato nelle difficoltà che poi si sono verificate”.
Il presidente ha tenuto a puntualizzare che la Sasi è una società solida e affidabile “bancabile da due anni e questo non è un aspetto trascurabile, anzi ci permette movimenti che altrimenti non potremmo fare. Intanto continuano i lavori di ricerca perdite sui 16 Comuni, siamo a buon punto tant’è che a fine anno gran parte degli interventi saranno ultimati, in anticipo con i tempi previsti. Contiamo di recuperare il 39 per cento delle perdite così come stabilito nel progetto accolto e finanziato con 15 milioni di euro. Si tratta di un’operazione fondamentale per recuperare acqua, la dispersione purtroppo è considerevole anche per noi, non siamo al 70 per cento delle perdite come Chieti, ma ci attestiamo comunque sul 55-60 per cento e non è poco. La soluzione definitiva può essere data solo dalla sostituzione dei tubi più ammalorati, alcuni risalgono ai primi del 900, ma i costi sarebbero talmente esorbitanti che diventa impraticabile una soluzione di questo tipo. Basti pensare che solo la Sasi ha una rete di 4.800 chilometri”. Proseguono anche i lavori per la realizzazione del potabilizzatore, “se lo avessimo avuto nei mesi scorsi, saremmo riusciti a contenere i disagi, avremmo potuto avere qualche problema ma certo non quelli che si sono verificati”.
Non è migliorata solo la condizione della Sorgente del Verde, principale fonte di approvvigionamento, segnali positivi arrivano anche dall’Avello e dal Sinello.
“Per quanto riguarda il Sinello, su un finanziamento regionale di 9 milioni e 430 mila euro, stiamo valutando la possibilità di utilizzare 1 milione e mezzo per risolvere la situazione legata ai 12 tubi flessibili che devono essere necessariamente sostituiti, stiamo inoltre verificando quali possibilità ci sono per recuperare altri 20 litri da Surienze e Montazzoli. Sarebbe un grande risultato – ha continuato il presidente – se si considera che il Sinello è la sorgente che ha avuto maggiori disagi durante l’emergenza con paesi tipo Tornareccio che avevano l’acqua solo per qualche ora al giorno e siamo dovuti intervenire con autobotti e depositi di distribuzione. Recuperare alcuni litri perciò significa molto, rimarrebbero fuori solo alcuni comuni che hanno sorgenti proprie”.
In merito alle condizioni della sorgente Avello, c’è stato alcuni giorni fa un incontro con i dirigenti regionali di settore, con l’Ersi e con l’assessore Emanuele Imprudente.
“Dall’incontro è emerso – ha spiegato Basterebbe – che per aumentare la capacità idrica è necessario anche l’impegno dell’Aca che dovrebbe portare avanti alcuni interventi sul Comune di Rapino, riattivando anche la sorgente vecchia e altre piccole sorgenti e lavorando pure sulla ricerca perdite. Questo intervento complessivo porterebbe all’aumento di 10 litri al secondo che dovrebbero essere divisi equamente tra Aca e Sasi, con effetti concreti sui comuni alimentati dall’Avello. Non stiamo trascurando nessun aspetto e nessuna azione per cercare di ridurre i disagi e le difficoltà patiti dai nostri utenti per la mancanza d’acqua. I progetti ci sono, ma ci vogliono anche le risorse. Abbiamo ricevuto tanti milioni per la depurazione e da tempo da San Salvo a Ortona non ci sono problemi di inquinamento, ora stiamo lavorando sul Feltrino, vanno eliminati alcuni depuratori vecchio tipo a Rocca San Giovanni, aboliremo anche più di 30 fosse imhoff , ricordo che ce ne sono 600 sul territorio”.
Il presidente Gianfranco Basterebbe ha anche ribadito l’impegno per alcune contrade di Lanciano che da mesi soffrono la mancanza d’acqua “abbiamo quantificato con i tecnici un milione di euro per eseguire interventi che risolverebbero gli attuali disagi”. E ha puntato l’accento anche su alcuni progetti destinati al Comune di Ortona.
“Stiamo verificando la potabilità di alcuni pozzi già esistenti e che sono stati già ripuliti, si sta valutando l’utilizzo per il porto di Ortona e il serbatoio di San Donato. Si tratta di un intervento significativo che riuscirebbe a portare acqua non solo nella zona del porto ma anche in alcune frazioni che hanno subito finora problemi seri per la carenza idrica. C’è anche un accordo con la De Cecco che si sta espandendo sul territorio di Ortona e che ha quindi maggiore necessità di acqua, attualmente ne diamo circa 4 e se riuscissimo a recuperare più acqua daremmo un contributo significativo a un insediamento molto importante per il territorio, anche in termini di occupazione. Stiamo quindi procedendo su molte direzioni con l’obiettivo di dare soluzioni concrete in merito al recupero della risorsa idrica”, ha concluso il presidente.