Antonio Teti, una dei principali esperti di Big Data in Italia e non solo, e responsabile del settore sistema informativo ed innovazione tecnologica all’Università “d’Annunzio” di Chieti, dice la sua sullo scandalo facebook.
Autore di diverse pubblicazioni considerate dalla letteratura di settore tra le più importanti al mondo, Antonio Teti non appare molto sorpreso per quello che si sta leggendo in questi giorni sullo scandalo dello scambio dei dati tra il colosso del social Facebook e l’azienda di marketing Cambridge Analytica che avrebbe utilizzato queste informazioni per condizionare le presidenziali negli Stati Uniti.
“Non mi sembra ci sia nulla di così nuovo e sconvolgente – ci dice Antonio Teti autore tra l’altro di un importante saggio sui Big Data – quello dello scambio di informazioni é un fatto usuale tra i social e le grandi aziende di marketing per legittime indagini di mercato e non solo. Se pensate che solo Facebook gestisce circa due miliardi di profili in tutto il mondo, un fenomeno del genere, per quanto discutibile, appare impossibile da arginare. “
Questo polverone alzato, dunque, per ragioni prettamente politiche?
“Il sospetto c’é a mio avviso – prosegue Teti – considerando il fatto che Trump non é stato il primo e l’unico a servirsi di simili strategie. Il punto é che dobbiamo essere noi bravi a centellinare informazioni da dare in pasto alla rete, essere più riservati e fare un uso più discreto dei social. In definitiva io credo che questo scandalo si scioglierà in tempi brevi come neve al sole”.