Scandalo Fira: Masciarelli dovrò risarcire la Regione. Lo hanno stabilito i giudici in Corte d’appello a L’Aquila in relazione al danno all’immagine dell’ente che l’ex numero uno della Fira avrebbe arrecato con gli scandali del 2006.
All’epoca, si ricorderà, la Procura di Pescara avviò un’inchiesta su 16 milioni di fondi Docup che, stando a quello che scrive la sentenza, sarebbero stati sviati dal loro proprio fine, tramite la simulazione d’investimenti fittizi mai realizzati, e percepiti da una serie di soggetti che intrattenevano rapporti con Masciarelli. da quell’inchiesta scaturì un primo importante procedimento con una trentina d’imputati, ma dalle costole di quel fascicolo nacque il procedimento ancora più imponente di Sanitopoli. Masciarelli, a cui vennero contestati più di cento capi d’accusa, anche se molti dei quali caduti in prescrizione, scelse la strada del patteggiamento: 3 anni e 4 mesi, pena sospesa. Parallelamente la Giustizia Contabile aveva emesso una prima sentenza di condanna contro la quale gli avvocati di Masciarelli si erano appellati, sostenendo l’errata ricostruzione dei fatti per l’eccessivo peso dato alla sentenza di patteggiamento, nonchè l’errata quantificazione del danno erariale. Appello non condiviso dal collegio contabile d’appello che ha confermato in pieno la prima sentenza. Giancarlo Masciarelli, dunque, dovrà risarcire un milione di euro alla Regione, compreso il danno arrecato alla Fira.