Il 18 ottobre si terrà uno sciopero dei lavoratori di Stellantis e di tutto il settore automotive. Lo hanno deciso Fim, Fiom e Uilm che organizzeranno una manifestazione nazionale a Roma
Nel 2023 – secondo i dati sindacali – Stellantis ha prodotto in Italia 751mila veicoli, di cui 521 mila auto e 230mila veicoli commerciali. Negli ultimi 17 anni (2007-2024) la produzione di auto in Italia di Fiat (poi Fca e Stellantis) si è ridotta di quasi il 70% da 911.000 alle 300.000 stimate quest’anno se continuerà l’attuale trend. Delle 505 mila auto vendute in Italia meno della metà è stata prodotta nel nostro Paese (225mila).
In una nota il segretario generale Fiom-Cgil Michele De Palma parla di “un fatto già di per sé storico, motivato dalla necessità di un intervento dell’Unione Europea, del Governo italiano e delle imprese a partire da Stellantis, viste le scelte fallimentari di Roma, di Bruxelles e delle multinazionali. E’ il momento dell’unione, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori, scioperiamo per difendere il lavoro e il nostro futuro. L’Europa, il Governo e Stellantis devono dare risposte. A Bruxelles e a Roma chiediamo un pacchetto straordinario di risorse per sostenere la transizione del settore attaverso investimenti in ricerca, sviluppo, progettazione, ammortizzatori sociali, formazione, riduzione dell’orario di lavoro, batterie e infrastrutture di ricarica. Questi investimenti pubblici devono vedere la partecipazione dei privati e dovranno essere concessi esclusivamente alle aziende che garantiscono l’occupazione e il futuro degli stabilimenti. Questa è la politica industriale che chiediamo a Bruxelles e a Roma. Dobbiamo impedire che gli errori delle multinazionali e le speculazioni finanziarie siano scaricati sui lavoratori in termini di occupazione, salario e diritti. La strada verso la transizione ecologica deve essere fatta con i lavoratori senza impossibili retromarce, perché in crisi non sono solo le auto elettriche ma tutti i tipi di propulsione. Lavoro per tutti a emissioni zero”.