Scontri all’Aquila, i comitati: “Protestiamo uniti contro il governo”

scontri-laquilaAnna Lucia Bonanni, Alessandro Tettamanti del comitato 3e32 e Giorgio Bruno

Scontri all’Aquila, i comitati spiegano i loro motivi.

Dopo gli scontri del 25 agosto, il giorno della prima visita nel capoluogo distrutto dal sisma oltre sei anni fa del presidente del consiglio Matteo Renzi il comitato 3e32, animatori e organizzatore della protesta, ricostruisce i fatti secondo il proprio punto di vista. Che è quello di un gruppo di cittadini che all’indomani del sisma si sono uniti per portare avanti le istanze della ricostruzione non solo urbana ma anche sociale, in aperta contestazioni con i governi che si sono via via succeduti dal 2009 a oggi, in primis quello Berlusconi. La mobilitazione del 25 agosto non nasce da una volontà violenta – spiegano gli esponenti del 3e32, affiancati nella protesta del 25 agosto – scaturita poi in scontri violenti e cariche della polizia – anche dai movimenti “no-triv”, “no-ombrina”, “no biomasse”, Legambiente e studenti indipendenti. «Siamo contrai a distinzioni fra “buoni e cattivi” – spiega Alessandro Tettamanti – siamo cittadini italiani contro la petrolizzazione e lo “sbocca Italia”, città ancora da ricostruire, quindi ci sono molti motivi per manifestare. Non accettiamo il discorso “se non protesti arrivano i soldi per ricostruire”, perché riteniamo invece che la ricostruzione sia un diritto, anche lavorando dal basso, coinvolgendo i cittadini. Questa è una città che stenta a ripartire, siamo in una situazione di regressione sociale ed economica, il 25 agosto abbiamo invece alzato la testa, e con noi c’erano i rappresentanti di varie vertenza abruzzesi, “no triv”, “no snam”, “no ombrina”, “no biomasse” e gli studenti indipendenti, voci che si sono unite alla nostra». Gli esponenti del comitato 3e32 inoltre si dissociano dalla violenza emersa il 25 agosto nel corso della visita di Renzi, e soprattutto dal lancio di qualche sampietrino che ha rischiato di colpire le persone, e dicendosi «dispiaciuti per il ferimento della poliziotta finita a terra, una donna che era lì per lavorare. Per fortuna – spiega Anna Lucia Bonanni – che ci sono le immagini di Repubblica.it a testimoniare che non sono stati i manifestanti a spintonarla». «Questo governo – hanno aggiunto gli esponenti di 3e32 affiancati in conferenza stampa anche dagli studenti e da Francesca Aloisio di Legambiente – è peggio di quello Berlusconi, che all’Aquila ha fatto tanti danni».