l’esercito dei 680 scrutatori a Pescara per le votazioni del 4 marzo scelto con il vecchio metodo, il M5S grida allo scandalo, l’assessore Di Carlo parla di ragioni tecniche.
L’indicazione giunge proprio dagli uffici comunali, lo scioglimento anticipato delle camere non ha consentito di agire su tempi congrui all’applicazione del nuovo regolamento che prevede il sorteggio telematico, scevro da condizionamenti e favoritismi. Le cose andranno certamente in modo diverso alle prossime amministrative, ma per le politiche del 4 marzo c’era il concreto rischio di ritrovarsi dei seggi vuoti:
“E’ questa una spiegazione che non ci convince – precisa Erica Alessandrini del M5S – la verità é che gli scrutatori saranno scelti come sempre dai partiti con il rischio di ritrovarci amici e parenti dei politici favoriti rispetto a chi, invece, avrebbe bisogno di un piccolo guadagno per quei tre giorni di lavoro. Voglio ricordare – prosegue la Alessandrini – che il nuovo regolamento é stato approvato dal Consiglio Comunale e che nulla osta ad applicarlo.”
L’assessore comunale Simona Di Carlo, invece, ribadisce:
“Non é vero che il vecchio metodo penalizza le fasce più deboli, sicuramente saranno indicate persone che hanno bisogno, non certo liberi professionisti o gente economicamente agiata. Il dirigente comunale ci ha messo in guardia e non possiamo non tener conto delle indicazioni che ci sono state date, voglio inoltre ricordare che il nuovo regolamento tanto caro al M5S é stato proposto dallo stesso Centrosinistra e dunque non vedo il motivo per il quale dovremmo osteggiarlo.”