La Flc Cgil chiede al governo di garantire gli assistenti tecnici in ogni scuola, anche negli istituti comprensivi, visto che in Abruzzo sono disponibili oltre 650 posti per personale Ata ma gli immessi in ruolo saranno 284.
Il sindacato ricorda che mentre si discute di green pass per i docenti e tutti gli operatori scolastici, il governo “non fa una cosa semplice ed efficace: stabilizzare e aumentare gli organici. Sarebbe la prima cosa da fare”. Un problema evidenziato anche dalla Cisl Scuola Abruzzo e Molise.
Flc Cgil in una nota scrive che: ” invece si continua a non garantire nemmeno il normale turnover. Sul personale ATA abbiamo chiesto in più occasioni di garantire un incremento che potesse consentire di affrontare meglio la pandemia.
In questi giorni il ministero dell’istruzione ha comunicato i numeri delle immissioni in ruolo del personale ATA. Si tratta di Direttori dei servizi (DSGA), di assistenti amministrativi (A.A.), di assistenti tecnici (A.T.), di collaboratori scolastici (C.S.) e di altri profili specifici per i convitti (infermieri, guardarobieri, cuochi). Le tabelle ci dicono che non ci sono organici aggiuntivi per affrontare l’emergenza. Per la provincia di Teramo solo 42 immissioni in ruolo e per quella di Chieti 110 su 249 disponibili. Una miseria!
Questo in un contesto scolastico, con tanti studenti che non potranno mai essere vaccinati. Se vogliamo difendere la scuola in presenza bisogna approntare tutti gli interventi necessari, ad iniziare dalla garanzia del distanziamento, alla riduzione del numero di alunni per classe, alla conferma dell’organico straordinario, dal nodo dei trasporti alla gestione delle quarantene. Serve investire sulla medicina scolastica, effettuare uno screening costante e garantire il tracciamento.
Per questo occorre un monitoraggio periodico di eventuali focolai. Non è stato affrontato il tema relativo ai trasporti, elemento strettamente collegato alla frequenza scolastica, soprattutto in vista della riapertura delle scuole secondarie: è urgente l’attivazione di procedure, servizi e investimenti predisposti a livello locale di coordinamento e l’individuazione di risorse per il trasporto dedicato.
Sull’applicazione del green pass nelle scuole e nelle università si prevedono delle penalizzazioni inaccettabili per i lavoratori e scarichi di responsabilità sui dirigenti scolastici.Alla scuola non servono misure sanzionatorie ma un potenziamento delle scarse risorse messe in campo dal governo per affrontare la riapertura di settembre. Guardando i numeri c’è un dato inconfutabile: nella realtà il governo attuale sta investendo molto meno di quello precedente. La scuola, al di là delle roboanti affermazioni sulla sua importanza e sul fatto che si debba tornare alla didattica in presenza, nella cruda realtà dei numeri, continua ad essere una voce da ridurre nella spesa corrente, anche in tempi di pandemia. Non è così che si risolvono i problemi.Un segnale poteva venire anche dalle immissioni in ruolo del personale ATA. Invece i numeri sono ancora insufficienti.
Chiediamo un’inversione di rotta significativa, a partire dal garantire gli assistenti tecnici in ogni scuola, anche negli istituti comprensivi. Tutte le scuole hanno i laboratori informatici ma non tutte hanno gli assistenti tecnici che li facciano funzionare”.