I genitori degli studenti di alcune scuole di Avezzano chiedono che siano sicure. Appello al sindaco Di Pangrazio.
Nel giorno della riapertura di quasi tutte le scuole di Avezzano alcuni genitori hanno espresso i loro timori sulla vulnerabilità sismica degli edifici. Nonostante idati scientifici resi noti dai tecnici del Comune, che si sono avvalsi anche di studi particolari realizzati dall’Enea, c’è chi ha paura che in caso di terremoto le scuole possano cedere. Intanto rimangono chiusi gli edifici che non hanno superato le verifiche di staticità, per i quali si sono trovate soluzioni alternative per ospitare gli studenti. Alcuni genitori, questa mattina, hanno sostato dinanzi alle scuole Mazzini-Fermi per chiedere ulteriori garanzie tecnico scientifiche sull’agibilità dei plessi.
Il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, ha affermato che “oggi più che mai il pensiero va ai ragazzi nel loro primo giorno di scuola e ai tanti studenti che tornano tra i banchi in occasione del nuovo anno”. E chiama in causa il Governo chiedendo di prevedere una finanziaria ad hoc sul rischio sismico. Stiamo lavorando senza sosta per rendere le scuole dei luoghi efficienti sotto ogni punto di vista; gli istituti scolastici che oggi hanno riaperto sono quelli che potevano farlo e la scelta nasce dalle analisi e dagli studi tecnici che questa amministrazione ha commissionato in tempi non sospetti, e che trova conferma negli ultimi dati. Avezzano è uno dei comuni più avanti in termini di interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici nella Marsica e in tutto l’Abruzzo, ma abbiamo bisogno di un segnale forte che venga dal Governo centrale.Provo la stessa apprensione delle famiglie e penso di parlare a nome di tutti sindaci nel chiedere che da Roma, l’Esecutivo dia priorità alla creazione di una finanziaria speciale, dedicata interamente alla questione dell’emergenza sismica nel nostro Paese, che interessa tutto l’Appennino, da Reggio Emilia a Reggio Calabria, ad alto rischio sismico”.