Scuole Pescara, la Provincia invoca l’alleanza dei presidi. Il presidente Antonio Di Marco ha voluto incontrare i presidi degli istituti superiori della Provincia di Pescara per fare il punto della situazione.
Ok, le province sono senza un euro; ok, a casse vuote non corrisponde affatto penuria di competenze, che sono rimaste più o meno le stesse rispetto a quando portafogli e personale erano adatti alla bisogna. E ok pure all’alleanza con i presidi invocata dal presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco. Tuttavia condire questa pur sacrosanta richiesta con il solito rimbrotto alla stampa appare quanto meno incongruo, oltre che scontato. Delle due l’una: o è vero che i ragazzi dell’alberghiero, tanto per citare l’esempio più fulgido, scontano la polverizzazione in 9 sedi, o i giornali si divertono a gonfiare palloni sgonfi. Il fatto è che l’alberghiero De Cecco, come sanno i genitori, i docenti, la preside e lo stesso presidente Di Marco, in 9 sedi ci sta sul serio. E che le altre scuole non veleggino al top della modernità e dell’efficienza è un altro fatto riconosciuto. Detto questo, l’impegno di Di Marco non si discute, e infatti a riconoscerlo sono anche i presidi dei 18 istituti scolastici superiori la cui edilizia scolastica è tutt’ora in capo alla Provincia depauperata. Di positivo c’è il fatto che dirigenti scolastici e dirigenti provinciali hanno finalmente cominciato a parlarsi; anzi, il presidente Di Marco ha assicurato che a partire da oggi riceveranno persino un resoconto dettagliato sui lavori – in corso o da appaltare – pensati per realizzare sulla Terra e non solo sulla carta quello che un certo Matteo Renzi chiamò #labuonascuola. Giornalisti permettendo…
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