In un momento in cui l’eco della sentenza choc sui morti del terremoto si fa ancora sentire, Corte d’Appello e società civile si incontrano per ottimizzare le risorse e impiegare volontari per dare una mano e rendere la giustizia rapida ed efficiente
<E’ importante ridare fiducia ai cittadini con una giustizia rapida ed efficiente. In un momento in cui all’Aquila c’è un sentimento di indignazione popolare dopo la sentenza choc sui morti del terremoto c’è bisogno sicuramente di fare di più> : il presidente della sezione di Corte d’Appello dell’Aquila, Aldo Manfredi, spiega che non può dire nulla sulla sentenza in questione ma di certo la giustizia deve dare risposte e solo creando un ponte fra territori e istituzioni si può fare.
L’occasione per parlarne è data dalla conferenza stampa di presentazione del progetto “Sentieri di legalità” promosso da L’Aquila che Rinasce che si occupa ormai da dieci anni di queste tematiche con la collaborazione del Consiglio regionale abruzzese e che coglie l’occasione del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza.
L’iniziativa permetterà di impiegare dei volontari (funzionari in pensione) anche se la Corte d’Appello dell’Aquila va un po’ in controtendenza e ha numeri positivi e pochissimo arretrato.
Il vice presidente del consiglio regionale Roberto Santangelo ha ricordato che l’assemblea ha già approvato una legge bipartisan che consentirà di sostenere la Corte d’Appello. Ci saranno tante iniziative rivolte alla legalità anche nelle scuole per sensibilizzare i giovani.
La Corte d’Appello sarà un laboratorio, grazie a un percorso già avviato da tempo e a una sinergia, un contatto tra giovani che stanno facendo dei concorsi e i funzionari che hanno terminato il loro percorso. La presidente della Corte Fabrizia Francabandera ha auspicato anche un maggiore sostegno da parte della politica. Il terzo settore avrà un ruolo predominante.