Da un provvedimento di sequestro preventivo del Tribunale di Avellino di alcuni viadotti sul’autostrada , nasce una vera e propria emergenza di mobilità su buona parte della costa abruzzese.
Il provvedimento del Gip di Avellino si è reso necessario a seguito dell’inchiesta sui jersey con giunti ritenuti non conformi secondo una perizia ordinata nell’ambito del processo sulla tragedia del viadotto Acqualonga dell’A16 avvenuta nel luglio del 2013, quando un pullman venne giù causando la morte di 40 persone. Sotto la lente d’ingrandimento del magistrato il lavori di sostituzione dei giunti che, non essendo a norma, potrebbero non aver retto all’impatto, da qui il timore che lo stesso pericolo possa esserci anche in altri tratti delle autostrade italiane. Da qui nulla da eccepire se non il fatto che , per quanto riguarda l’Abruzzo, il sequestro preventivo di tutti i viadotti dal casello di Pescara Sud a quello di Porto S.Elpidio dell’A14, con la viabilità ad una sola corsia, comporta inevitabilmente numerosi disagi ai viaggiatori ed in particolar modo agli autotrasportatori già sul piede di guerra:
“Traffico bloccato in alcune fasce orarie della giornata con inevitabili ripercussioni sulle consegne – segnala William Facchinetti coordinatore Cna Fita Abruzzo – non solo, ma anche il periodo di guida concesso per legge, oltre il quale si rischia una pesante multa, che a causa di questi disagi rischia di essere stravolto. Il problema è che questo tipo di provvedimento rischia di restare in vigore per molto tempo con l’arrivo dell’inverno, ed il rischio di neve e ghiaccio alle porte, immaginate voi la portata dell’emergenza. Chiediamo che vengano date delle deroghe sui limiti imposti, una riduzione del pedaggio per i disagi arrecati, ma soprattutto chiediamo tempi certi sulla durata del sequestro.”
Sulla riduzione pedaggi da registrare una mozione presentata da un consigliere regionale delle Marche per chiedere alla società autostrade d’intervenire in tal senso. Ma l’emergenza che si va creando da qui alle prossime settimane, rischia di far sentire tutti i suoi drammatici effetti sui territori all’interno dei quali insiste la Statale 16, da Pescara fino a Martinsicuro:
“Come amministratori pubblici siamo solidali con la categoria degli autotrasportatori – dice Antonio Gambacorta presidente del Consiglio Comunale di Silvi – perché i disagi effettivamente sono tanti e non solo sulla viabilità, ma anche per l’ambiente, provate ad immaginare i mezzi pesanti che si riversano sulla Statale che, specialmente da Silvi ad Alba Adriatica, passa attraverso importanti insediamenti urbani. In più l’inverno è alle porte e non vorremmo trovarci nella condizione di dover gestire anche l’emergenza maltempo che andrebbe ad aggravare ancor di più la situazione. Speriamo che le autorità competenti trovino al più presto una soluzione, noi faremo tutto quello che possiamo fare per evitare problemi alle nostre comunità.”
Il servizio del Tg8
Faccio spesso la tratta da Pescara Porto S. Elpidio, e inammissibile, bisogna partire 2 ore prima per fare un breve tratto, fermo restando, che il pedaggio si paga tutto intero
noi poveri fessi. Perché non viene riconosciuto una sorte di rimborso, come le ferrovie. Le istruzioni e associazione consumatori cosa fanno?