Settembre lancianese: arrivano le corone

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Nell’ambito del settembre lancianese domani sera si ripeterà  la rievocazione storica dell’arrivo delle Corone. Diretta su Rete8 a partire dalle ore 21.

E’ il momento clou del settembre lancianese la Rievocazione Storica dell’arrivo delle Corone. Un evento che domani sera , in diretta su Rete8 e su Rete8.it ed Abruzzolive.tv , ripercorrerà gli eventi storici del 1833,  che diedero origine alla notte bianca più antica, quando il popolo restò in attesa dell’arrivo in città delle corone dedicate alla Madonna del Ponte, patrona di Lanciano. L’ iniziativa è curata dal regista  Stefano Angelucci Marino e da Rossella Gesini, con la collaborazione di Domenico Maria Del Bello e Carmine Marino. Un solenne corteo in costume d’epoca sfilerà da piazza del Plebiscito, salendo su per corso Roma, fino alla chiesa di Santa Chiara, per poi scendere di nuovo giù verso la piazza, in ricordo, appunto, dell’arrivo delle corone per la Madonna del Ponte a Lanciano. La manifestazione, alla sua seconda edizione, è a cura di Stefano Angelucci Marino e Rossella Gesini, con la collaborazione di Domenico Maria Del Bello e Carmine Marino. I veri protagonisti della serata saranno il Teatro Comunitario d’Abruzzo, ossia un gruppo di cittadini-attori impegnati nella rievocazione a cura del Teatro del Sangro/Teatro Studio, i Fucilieri borbonici del 13° Reggimento di Fanteria di Linea “Lucania” con uniforme storica, a cura dell’associazione “Imago Historiae” di Potenza, la Società di Danza (Chieti) specializzata nella ricostruzione di balli dell’Ottocento in costume d’epoca in piazze e palazzi storici, la Banda filarmonica della Frentania diretta dal M°. Giovanni Sabella e la Compagnia Tradizioni Teatine diretta dal professor Francesco Stoppa, specializzata in rievocazioni popolari dell’800 abruzzese. Dopo la prima edizione dello scorso anno, il corteo in costumi d’epoca permetterà di ricordare i festeggiamenti per le preziose corone del Vaticano, aspettando la sosta dei delegati da Roma durante la notte, e accompagnando il loro arrivo nella chiesa della Madonna del Ponte insieme al corteo dei tanti accorsi per l’evento. Il corteo vedrà protagonisti gli attori che ripercorreranno le tappe dell’avvenimento storico a partire dalle 21.00 in Piazza Plebiscito, proseguendo lungo Corso Roma e fino alla chiesa di Santa Chiara da dove prenderà avvio il corteo con i delegati per il ritorno in piazza. Un evento molto suggestivo curato nei dettagli per ricordare la storia, costumi, scene e frasi della festa e dell’attesa nella notte. A riportare tutti nella perfetta atmosfera dell’epoca, quest’anno ci sarà nel pomeriggio di domani, alle 18.00 all’interno dell’ex Casa di Conversazione anche il Gran Ballo delle Corone, curato dalla Società di Danza di Chieti che, specializzata nei balli in costume d’epoca, porterà tutti nelle musiche e nelle usanze di altri tempi in attesa della rievocazione della sera.

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CENNI STORICI SULLA TRADIZIONE DELL’ARRIVO DELLE CORONE A LANCIANO:

Secondo il volume “Storia della Incoronazione di Maria Santissima del Ponte” di Antonio Maranca Antenori. La tradizione affonda le sue origini nel 1800. A quell’epoca era in uso che il Capitolo di San Pietro a Roma donasse ogni anno una corona d’oro alle immagini della Madonna sparse in tutto il mondo cattolico. Anche la Curia frentana si adoperò per ottenere il prestigioso e ambito riconoscimento. Tentò per decenni fino a quando, nel 1833, a Lanciano furono assegnate due corone, una per la Madonna e una per il Santo Bambino. Bisognava però che qualcuno andasse a prenderle. Si offrirono così volontari il sacerdote Don Luigi Jacobitti e Don Nicola Saverio Bucchianico che fecero il viaggio a loro spese. Partino alle 6,30 del mattino dell’11 luglio 1833. Intanto in città si organizzarono riffe e lotterie per la raccolta di denaro. Il programma della solennità fu stampato e diffuso sia a Roma che nelle Province abruzzesi. Si stabilì che la solenne funzione si dovesse tenere il 15 settembre, sette giorni dopo la festa della natività di Maria.I deputati che si erano recati a Roma fecero ritorno in Abruzzo il 17 agosto, arrivando a Castel Frentano, dove, per disposizione della deputazione cittadina, avrebbero dovuto pernottare. Ma la notizia del loro arrivo si diffuse rapidamente a Lanciano e una folla di fedeli, alla luce delle fiaccole, si recò a Castel Frentano alle 2,30 di notte e costrinsero i deputati a continuare il viaggio fino a Lanciano dove arrivarono, appunto, intorno alle 4.L’involucro delle corone fu aperto nel convento di Santa Chiara la mattina seguente dall’Arcivescovo e dai delegati comunali. Fu proprio Don Luigi Jacobitti ad avere l’onore di recare in Cattedrale le due corone d’oro su un cuscino di velluto rosso nel corso di una solenne processione in mezzo agli spari e al suono delle campane e della banda musicale. Per diversi giorni in città ci fu un vero e proprio pellegrinaggio di fedeli da tutti i quartieri e le contrade della città e dai paesi vicini. Ciascuno portava con sè dei doni: grano, legumi, polli, cera per le candele, primizie della terra, tele ricamate, masserizie di casa, oggetti d’oro e d’argento e monete.