Per domani, 26 ottobre, alla Sevel di Atessa, è stato proclamato il terzo sciopero contro i nuovi turni aziendali. L’assessore regionale alle attività produttive Mauro Febbo annuncia che la Regione è disponibile ad un specifico tavolo per trovare soluzioni.
Fabio Cocco, responsabile Lavoro Privato USB Abruzzo annuncia, con un comunicato stampa che domani, 26 ottobre, in occasione del terzo sciopero, proclamato contro i nuovi turni aziendali, l’USB e altri sindacati presenti in SEVEL FCA, saranno al fianco degli operai con un sit-in di protesta che si terrà dalle 13:30 alle 15:00, davanti l’ingresso dell’officina montaggio, durante il cambio tra il primo e il secondo turno di lavoro nello stabilimento di Atessa.
L’assessore regionale alle attività produttive Turismo Mauro Febbo annuncia che la Regione è disponibile ad un specifico tavolo per trovare soluzioni. Il 27 settembre una delegazione della Regione Abruzzo, costituita dal presidente Marco Marsilio e dall’assessore Febbo, con i rispettivi collaboratori, ha visitato lo stabilimento ed ha affrontato i temi riguardanti la competitività di Sevel FCA e la necessità di incrementare quella Abruzzese nei confronti di altre aree per mantenere e sviluppare il sito di Atessa.
L’assessore Febbo afferma che “Questi giorni registriamo un grande fermento intorno a Sevel con scioperi contro la nuova programmazione di turnazione. E’ chiaro che la Regione ritiene la Sevel un tesoro molto prezioso che rappresenta da sola circa il 50% delle esportazioni totali regionali e quindi merita la giusta attenzione.
Ognuno deve fare la propria parte; la Regione ha già individuato le sue aree di intervento e le azioni necessarie in termini di infrastrutture, competenze e ricerca. In un momento di possibilità di crescita del segmento di mercato dei veicoli leggeri prodotti da Sevel, al contrario dell’andamento generale del mercato automotive, riteniamo che i lavoratori non possano scioperare contro i nuovi turni!!!!! Perché negli stabilimenti FCA di Molise e Basilicata non ci sono problemi e in Abruzzo si ???
Pertanto invitiamo ad aprire un tavolo specifico tra azienda e sindacati, dando la disponibilità della stessa Regione a farsi garante, al fine di trovare soluzioni concrete e concordate ma bisogna evitare di creare problemi in un periodo in cui esiste una penuria di lavoro”.