Incontro in municipio a Chieti tra sindaco Di Primio, assessore Di Biase e gestori dei locali per parlare di sicurezza in città.
Il tema della sicurezza è stato al centro dell’incontro svoltosi ieri nella sede del municipio a Chhieti tra il sindaco Umberto Di Primio , l’assessore alle Attività Produttive Carla Di Biase ed una delegazione di gestori di pub e locali pubblici della zona dello Scalo. La riunione era stata richiesta dai locali “Il Baffo”, “The Hostel”, “Luppolo”, “Ticket”, “Camden Pub”, “Bros” e “The Wanted”. Sono state ipotizzate iniziative congiunte pubblico-privato, alla luce degli episodi di violenza verificatisi negli ultimi mesi. Il sindaco Di Primio e l’assessore Di Biase hanno espresso la volontà di coinvolgere nel medesimo progetto anche i gestori dei locali della parte alta della città.
Su proposta del primo cittadino è al vaglio l’ipotesi di “studiare specifiche azioni da intraprendere, di cui i gestori dei locali si faranno parte diligente per garantire una sempre maggiore sicurezza. Non è mancata, inoltre, anche l’analisi dell’impatto positivo degli stessi locali sull’economia cittadina. Nelle prossime settimane, a seguito dell’incontro odierno, seguirà la stipula di un Protocollo d’Intesa”.
Intanto per quanto riguarda la sicurezza urbana il sindaco Di Primio , che è anche Vicepresidente Nazionale ANCI con delega alla Pubblica Amministrazione, al Personale e alle Relazioni Sindacali, esprime piena soddisfazione per l’ammissione degli emendamenti al Ddl 4310-Conversione in legge del D.L. 20 febbraio 2017 n.14 recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città, presentati da ANCI lo scorso 6 marzo in Commissione ‘Affari Costituzionali e Giustizia’ della Camera dei Deputati”. Questo a seguito dell’audizione in Commissione “Affari Costituzionali e Giustizia” della Camera dei Deputati di una delegazione guidata dal Presidente ANCI Antonio Decaro e dal Presidente del Consiglio Nazionale ANCI, Enzo Bianco.
Il sindaco Di Primio afferma “L’auspicato accoglimento degli emendamenti da parte del Parlamento colmerebbe le lacune sotto il profilo operativo del Decreto, consentirebbe ai Sindaci di poter ampliare gli organici della Polizia Locale, uniformerebbe diritti, mezzi e strumenti del Corpo per operare nel contesto delle azioni di controllo del territorio a supporto delle attività delle Forze dell’Ordine e, soprattutto, garantirebbe il ripristino di fondamentali tutele per il personale quali l’equo indennizzo per causa di servizio e la pensione privilegiata, ingiustamente cancellati dal Governo Monti e colpevolmente non ripristinati dai Governi successivi. I sindaci finalmente avranno strumenti per intervenire concretamente in materia di sicurezza urbana. Tale risultato è anche il frutto degli incontri avuti con i sindacati e le associazioni della Polizia Locale”.