Riunione in prefettura del Comitato per l’Ordine e sicurezza pubblica sui fatti di cronaca avvenuti recentemente a Chieti.
La sicurezza a Chieti è il tema al centro della riunione di oggi in prefettura del Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica. Un incontro richiesto dal Comune. La sicurezza deve essere una priorità ribadisce il sindaco Umberto Di Primio il quale nei giorni scorsi aveva inviato una lettera al prefetto Antonio Corona.
Il primo cittadino ricorda che il prefetto ricopre la veste di massima autorità in tema di ordine pubblico e sicurezza, e può individuare, in aggiunta alle azioni già disposte e concordate con gli organi preposti, azioni ancora più incisive per neutralizzare il susseguirsi di episodi delittuosi che si stanno registrando a Chieti. Gli episodi di violenza degli ultimi mesi non possono essere sottovalutati e catalogati come fenomeni normali, mi riferisco agli eventi violenti registrati nella parte bassa della città: dall’omicidio Di Marco, all’accoltellamento del Cipressi, ai sospetti incendi di auto allo Scalo e di edicole in pieno centro, all’elevato numero, per la nostra città, di reati predatori, solo per citare gli ultimi, il furto in abitazione di viale Amendola e la rapina presso il bar Di Meo a Filippone. Fatti che si aggiungono alla mai domata piaga dello spaccio e ad altri fenomeni meno rilevanti quali l’accattonaggio molesto o quello dei parcheggiatori abusivi e venditori di merce contraffatta. Sono certo che il prefetto e i rappresentanti delle forze dell’ordine e di polizia stanno facendo tutto quanto necessario, anche e nonostante la scarsezza di mezzi e personale cui il comparto sicurezza di questo Paese è stato ridotto da poco lungimiranti Governi. Sono certo che è sempre più necessaria una stretta collaborazione tra le istituzioni anche in materia di sicurezza urbana. Per questo garantendo la piena disponibilità e collaborazione del Comune, ovvero della polizia locale, per quanto nei limiti che la legge disegna e nelle forme che i mezzi a disposizione ci consentono, ho chiesto al prefetto di convocare una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ove trattare le questioni che riguardano la mia città”.