La prevenzione è l’arma vincente contro criminalità e terrorismo. Lo ha detto il vice capo Luigi Savina oggi a Chieti per i 165 anni della Polizia di Stato.
Il lavoro che la Polizia di Stato sta facendo assieme ad altre Forze dell’Ordine sta dando buoni risultati. Lo ha detto oggi a Chieti, in occasione delle celebrazioni per i 165 anni della fondazione della Polizia di Stato, il vice capo Luigi Savina.
Savina ha detto che ” il lavoro ed il controllo riguarda anche chi sbarca sulle nostre coste. Il lavoro di grande prevenzione, che viene fatto ormai da anni, porta un segno positivo. Ci sono stati alcuni arresti, espulsioni di persone residenti in Italia da tempo che hanno manifestato vicinanza allo Stato islamico. Non abbiamo, però, avuto fenomeni come ce ne sono stati in Europa. Prevenzione, prevenzione, prevenzione è l’arma che è stata attuata e lo dico incrociando le dita. Lo dico perchè nessuno può escludere un pericolo; però fino ad adesso è stata l’arma vincente e squadra che vince non si cambia. Il sistema italiano che va avanti da molti anni di prevenzione, cioè basato sule attività di controllo del territorio, di investigazione, è un sistema che ha mostrato che funziona. Speriamo di continuare così. Prevenzione significa investigare indagare, dialogare, individuare quelli che sono ipotetici pericoli , investigare su quelli. Dove ci sono gli elementi si rapporta all’autorità giudiziaria, se ci sono gli estremi l’autorità giudiziaria emette dei provvedimenti, alternativamente si va in via di prevenzione con le espulsioni, espulsioni che consentono di rimandare nei Paesi di provenienza i più pericolosi. La prevenzione fino ad adesso ci ha messo al riparo: sotto la direzione del Ministro dell’Interno e del capo della Polizia, stiamo aumentando ancora, stiamo analizzando, c’è una riunione permanente di una struttura bellissima che ci viene invidiata da tutta Europa, il Comitato di analisi strategica antiterrorismo dove tutte le forze dell’ordine, tutti i servizi italiani mettono a fattore comune le conoscenze: questo sistema finora è andato bene, ci auguriamo che sia così anche per il futuro’. Quanto alla situazione della criminalità in Abruzzo, l’Abruzzo è sempre stato attenzionato, potrei scrivere libri – perchè nel ’94 sono stato qui capo della Mobile, poi sono tornato nel ’99 come vicario della Questura di Pescara e conosco la realtà. Non c’è nessuna isola felice: l’Abruzzo, come ogni regione, va seguito con attenzione, viene seguito in maniera attentissima dal Ministero dell’Interno, da questori e prefetti, da colleghi delle altre forze dell’ordine. Non è un’isola felice però si vive bene, si può vivere bene, certo bisogna lavorare. E’ come la casa: bisogna pulirla con attenzione ogni giorno per avere una casa splendente”.