Boccata d’ossigeno alla Pilkington dopo il vertice di ieri al Mise, per i 55 lavoratori in esubero che si vedono prorogata la Cassa integrazione fino a novembre.
Un risultato positivo, rispetto ad altre vertenze affrontate ieri a Roma con esiti diametralmente opposti, ma che non può essere considerato un punto d’arrivo. Ne sono consapevoli le parti sociali che sono partiti dal contrasto a ben 600 esuberi, poi ridotti a 55, e che con l’aiuto della Regione, il Ministero e la disponibilità stessa dell’azienda, sono giunti intanto ad una proroga fino al 10 novembre con l’impegno di individuare altre strade verso una situazione più stabile:
“E’ chiaro che rispetto al passato – dice Andrea D’Elisa Rsu Cisl – abbiamo fatto molti passi in avanti, ma non può bastare, servono investimenti ed è necessario tener fede ad un piano industriale che prevede anche alti corsi di formazione per i 55 lavoratori.”
La Pilkington è uno degli insediamenti industriali più importanti in Abruzzo, con i suoi 1700 dipendenti, 2300 compreso l’indotto, e con un secondo stabilimento, più piccolo, a Settimo Torinese che vive in qualche modo di riflesso. Qui, lo ricordiamo, si producono vetri per le auto dell’80% dei marchi esistenti al mondo :
“E’ una realtà troppo importante per l’economia non solo di San Salvo, ma di tutto l’Abruzzo – precisa Domenico Ranieri Cobas – tutti devono dare una mano per garantire i livelli occupazionali, bene ha fatto la Regione ieri a Roma a puntare l’attenzione su questo insediamento rendendosi anche disponibile a finanziare i corsi di formazione, anche il Mise ha fatto la sua parte, ma non basta, ci attendono altre importanti sfide.”
Moderata soddisfazione, dunque, anche tra i dipendenti che fino al 10 novembre hanno almeno assicurato l’80% dello stipendio, ma poi?:
“Ma poi dobbiamo nuovamente confrontarci con tutte le parti – ammonisce Alfonso Di Tullio Rsu Cgil – sederci intorno ad un tavolo ed individuare le soluzioni migliori per garantire a questi lavoratori una lunga prospettiva. Piano industriale, nuovi investimenti, garanzie concrete per la stabilità, sono questi gli obiettivi sui quali già dai prossimi giorni dobbiamo tutti lavorare.”
Moderatamente soddisfatta anche il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca, presente anche lei ieri a Roma:
“Certamente un buon risultato – dice la Magnacca – ma si tratta solo di una soluzione parziale del problema, dobbiamo continuare a lavorare e l’Amministrazione Comunale lo sta facendo da tempo, anche su altre realtà imprenditoriali della zona in difficoltà, non solo per creare nuove opportunità di lavoro, ma anche per conservare e consolidare il livello occupazionale in questa area.”
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