Il decreto sul sisma del 24 agosto è un capolavoro per il Governatore D’Alfonso presente all’inizio dei corsi in architettura-geologia-ingegneria dell’UdA.
“Il decreto legge sul terremoto del 24 agosto scorso? Un capolavoro di redazione sartoriale della norma, che fotografa e regolamenta perfettamente tutte le fattispecie nei 62 Comuni colpiti intensamente dal sisma”. Così il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, durante la cerimonia congiunta di inizio dei corsi di laurea in architettura e in geologia-ingegneria dell’università “ Gabriele D’Annunzio “ di Chieti-Pescara che ha avuto come tema di confronto il terremoto.
Riflessioni e contributi scientifici da parte di interlocutori istituzionali, docenti, studenti e i cittadini sugli eventi sismici che hanno interessato Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo. La giornata è stata articolata in tre sezioni tematiche: i saluti istituzionali dei direttori dei due dipartimenti universitari, Paolo Fusero e Marcello Buccolini, gli interventi del presidente D’Alfonso, nominato dal governo Renzi vicecommissario per la ricostruzione relativa al terremoto del 24 agosto scorso e del sottosegretario alla Presidenza della Regione con delega alla Protezione Civile Mario Mazzocca sulla gestione dell’emergenza. Nella seconda parte, geologi, ingegneri e architetti hanno affrontato il tema del terremoto partendo dal contesto sismologico e dagli aspetti tecnico-scientifici che lo riguardano, alla valutazione dei danni subiti dagli edifici, alla prevenzione sismica e all’analisi del patrimonio storico.
Il Governatore D’Alfonso ha detto che il sisma, che due mesi fa ha scosso quattro regioni del Centro Italia, dove la terra continua a tremare e fino a questa mattina è stata registrata una scossa di magnitudo 3.3. , è stato un disastro in cui lo Stato ha dovuto calibrare la sua capacità di reazione, perché si è trattato di un evento che non poteva essere paragonato a nessuno di quelli che hanno colpito il nostro Paese negli ultimi decenni. Di qui le scelte che hanno portato alla stesura di un decreto in cui, innanzitutto, è stata superata la logica del sistema del ‘cratere sismico’. L’aspetto più innovativo è rappresentato dal fatto che il bene e la ricchezza non sono rappresentati solo dai fabbricati, ma anche e soprattutto dalla vitalità sociale ed economica del territorio. Per questo sono state previste norme che agevolano le imprese e le accompagnano nella ripresa delle proprie attività. Tra gli elementi innovativi del decreto c’è la previsione di un’unica centrale di committenza e di un’unica stazione appaltante, limiti introdotti per quanto riguarda l’affidamento di incarichi a liberi professionisti e imprese, che in ogni caso non potranno superare una concentrazione tale da rallentare i processi di ricostruzione. Anche gli atenei abruzzesi saranno coinvolti e potranno offrire il loro contributo nei processi che saranno gestiti dalla struttura del commissario alla ricostruzione Vasco Errani, così da collaborare ad assicurare il miglior profilo di qualità tecnica”.