Sisma Abruzzo: 30 milioni per la Zona Franca del cratere

30 milioni di euro per le imprese abruzzesi della Zona Franca Urbana del cratere colpito dal sisma.  770 le domande arrivate da 23 comuni. Oltre 3 milioni di euro per i Poli d’infanzia innovativi.

Agevolazioni fiscali per le imprese abruzzesi dell’area del cratere sismico, nell’ambito della misura prevista dal Ministero dell’Economia e dello Sviluppo per la Zona Franca Urbana. A disposizione 30 milioni di euro e sono 770 le domande pervenute come ha annunciato alla stampa il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, il quale ha elencato i 23 comuni interessati e colpiti dagli eventi sismici dal 24 agosto del 2016 in poi.

Il governatore D’Alfonso ha detto che “all’esito della misura prevista dal Ministero dell’Economia e dello Sviluppo per la Zona Franca Rrbana, istituita ai sensi dell’articolo 1, commi 340-343, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, comprendente il territorio dei Comuni delle Regioni del Lazio, dell’Umbria, delle Marche e dell’Abruzzo colpiti dagli eventi sismici che si sono susseguiti a far data dal 24 agosto 2016, sono stati concessi contributi per oltre 30 milioni di euro alle imprese abruzzesi.

Con la circolare ministeriale del 4 agosto 2017, n. 99473 sono state indicate le modalità e i termini di presentazione delle istanze di accesso alle agevolazioni concedibili per le seguenti agevolazioni fiscali e contributive:

  1. a) esenzione dalle imposte sui redditi;
  2. b) esenzione dall’imposta regionale sulle attività produttive;
  3. c) esenzione dall’imposta municipale propria;
  4. d) esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali sulle retribuzioni da lavoro dipendente.

Con due distinti decreti della Direzione Generale per gli Incentivi alle Imprese del Ministero dell’Economia del 7 dicembre 2017 e del 22 dicembre 2017 sono stati approvati gli elenchi delle imprese e dei titolari di reddito da lavoro autonomo ammessi alle agevolazioni.

Il dato riguardante le aziende della regione Abruzzo ricomprese nei 23 comuni del cratere sismico :

PROVINCIA PESCARA :
FARINDOLA
PROVINCIA TERAMO:
CAMPLI
CASTEL CASTAGNA
CASTELLI
CIVITELLA DEL TRONTO
COLLEDARA
CORTINO
CROGNALETO
FANO ADRIANO
ISOLA DEL GRAN SASSO D’ITALIA
MONTORIO AL VOMANO
PIETRACAMELA
ROCCA SANTA MARIA
TERAMO
TORRICELLA SICURA
TOSSICIA
VALLE CASTELLANA
PROVINCIA L’AQUILA :
BARETTE
CAGNANO AMITERNO
CAMPOTOSTO
CAPITIGNANO
MONTEREALE
PIZZOLI

Il presidente D’Alfonso ha anche annunciato che la Regione finanzia con oltre 3 milioni e mezzo di euro di euro i Poli d’infanzia innovativi a Celano, Teramo e Montesilvano.

In una nota della Regione si legge che “Sono la scuola dell’infanzia “Tribuna” in località stazione e l’asilo nido “Michele Carusi” in via della Sanità 1 a Celano, la scuola dell’infanzia “Fornaci Cona” di Via Andrea Basile 37 e l’asilo nido “Coccinella” in via Felice Bernabei a Teramo ed infine la scuola dell’infanzia “Colonnetta” in via Sannio e l’asilo nido “Filomena Delli Castelli” in via Foscolo a Montesilvano i tre poli per l’infanzia innovativi che saranno finanziati dalla Regione Abruzzo nell’ambito delle risorse utilizzate per il triennio 2018/2020 per il potenziamento del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai 6 anni.

La Regione Abruzzo, alla quale il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica (MIUR) ha assegnato oltre 3 milioni di euro, doveva, infatti, selezionare tre progetti sul proprio territorio, in accordo con l’Ufficio Scolastico regionale e, previo parere dell’Anci, trasmetterli dopo 60 giorni al MIUR.

Nello specifico, 1 milione 514mila euro saranno destinati alla realizzazione della nuova scuola dell’infanzia di Celano, 1 milione 355mila alla costruzione della scuola dell’infanzia di Teramo e 600mila euro all’ampliamento scuola del polo scolastico di Montesilvano, per complessivi 3 milioni 469mila euro.

I Poli per l’infanzia sono pensati per potenziare la ricettività dei servizi e sostenere la continuità del percorso educativo e scolastico di tutti i bambini. In un unico plesso o in edifici vicini, sorgeranno, grazie alle risorse ripartite, più strutture di educazione e di istruzione per bambini fino ai sei anni, per offrire esperienze progettate nel quadro di uno stesso percorso educativo, in considerazione dell’età.

La distribuzione di risorse è stata effettuata sulla base della popolazione scolastica (0-6 anni), secondo dati Istat e sul numero di edifici già presenti con riferimento alla fascia di età 3-6 anni. L’obiettivo è quello di favorire la realizzazione di nuovi Poli in quelle aree in cui è maggiore la domanda e scarseggiano le strutture disponibili”.

IL SERVIZIO DEL TG8: