La decisione di bloccare l’assegnazione degli appartamenti che dovevano essere acquistati dalla regione Abruzzo ha fatto sprofondare nell’oblio quelle famiglie, sfollate, che si auguravano di poter rientrare dentro un abitazione per natale.
A fine agosto il Comune di Teramo aveva pubblicato la graduatoria con cui affidava i primi 52 alloggi, dei 147 che tramite l’Ater sono stati destinati alle famiglie rimaste senza abitazione a causa del sisma del Centro Italia, ma cosi non sarà, a causa di un problema legato al pagamento dell’Ires, imposta sul reddito delle società. Per l’acquisto L’Ater l’azienda che gestisce le case popolari aveva ottenuto dalla Protezione civile 13 milioni di euro, ma a suo carico sarebbe stata l’Ires, con un esborso da capogiro. L’Ater, che dovrebbe pagare l’imposta in quanto ente pubblico economico, ha stimato approssimativamente la spesa in alcuni milioni di euro. Si tratterebbe, insomma, di un’operazione insostenibile per le casse dell’azienda, che di conseguenza ha restituito la somma alla Protezione civile regionale. Quest’ultima, dunque, dovrebbe procedere all’acquisto degli alloggi, a meno che l’Agenzia delle entrate ritenesse l’Ater esonerata dal pagamento dell’imposta.
Il servizio del Tg8