A tre anni dal sisma che ha colpito il centro Italia, e a dieci anni dal terremoto aquilano, ci sono ancora paesi in cui non parte la ricostruzione 2009 e si accumulano ritardi, tant’è che si ipotizzano decenni per il ritorno alla normalità.
Sono ottantamila le case danneggiate o distrutte, ma in meno di 3mila sono iniziati i lavori di ricostruzione. Solo nella città di Teramo sono ancora oltre 4 mila gli sfollati, numeri impressionanti visto che il solo comune di Teramo ogni mese paga circa 800 mila euro per il cas il “Contributo di autonoma sistemazione” situazione a cui ci si deve sommare il costo degli sfollati ancora presenti negli alberghi. Per l’Api di Teramo la ricostruzione è ferma ma qualcosa negli ultimi mesi si sta muovendo.