Sisma L’Aquila: Appello ribalta la sentenza sulle vittime del crollo

La Corte d’Appello dell’Aquila ha riformato la sentenza di primo grado con cui il tribunale civile aquilano aveva sancito il concorso di colpa del 30% per le vittime del crollo di via Campo di Fossa

La nuova sentenza, firmata dai giudici Silvia Rita Fabrizio, Alberto Iachini Bellisarii, Marco Bartoli, arriva a pochi giorni dal 16esimo
anniversario della catastrofe. La sentenza di primo grado, firmata dal giudice Monica Croci, aveva suscitato clamore perché aveva  tagliato il risarcimento del 30% per i parenti delle vittime. Nell’edificio realizzato negli anni sessanta in via Campo di Fossa persero la vita 24 persone.
E’ stata riconosciuta in solido anche la responsabilità dei discendenti del costruttore che realizzò il palazzo raso completamente al suolo dal terremoto del 6 aprile del 2009.

«Si è trattato», secondo i giudici della Corte d’Appello dell’Aquila, «di una decisione di effetto dirompente, anche perché, nonostante la gravità del postulato, non contiene sul punto un’adeguata motivazione, e, ancor prima, una doverosa analisi della vicenda concreta e dei principi giuridici applicati. Nel caso in esame, peraltro, senza dunque una approfondita analisi della vicenda concreta, il giudice di I Grado ha basato il ritenuto concorso colposo delle vittime sulla loro condotta – apoditticamente ritenuta “obiettivamente incauta” e consistita nel rimanere nell’edificio nonostante nella serata del 5 aprile e poco dopo la mezzanotte, si fossero verificate due scosse telluriche, come se il verificarsi di queste (delle quali neppure si deduce l’intensità), avrebbe imposto alla persona ragionevole di abbandonare l’edificio»