In apertura della seduta del consiglio in Regione oggi sono state ricordate le vittime del sisma de L’Aquila del 2009.
La Regione Abruzzo ricorda le vittime del sisma de L’Aquila del 2009, a due giorni all’ottavo anniversario della tragedia in cui hanno perso la vita 309 persone.Il Presidente del Consiglio Giuseppe Di Pangrazio, in apertura della seduta, ha chiesto all’aula di osservare un minuto di silenzio, ricordando, oltre alle vittime del sisma anche i recenti attentati di Londra e San Pietroburgo.
Il presidente Di Pangrazio ha detto che “Del tremendo sisma del 2009 portiamo tutti ferite ancora aperte basti pensare ai danni che hanno subito gli edifici regionali, alla perdita di un nostro dipendente, a diversi dipendenti regionali che sono stati colpiti negli affetti, ai ragazzi morti nella casa dello studente, fino alle tante morti di cittadini aquilani e non, che hanno toccato e cambiato la vita a molti di noi ed alle persone che conosciamo. La mia vicinanza e quella dell’intera Assemblea è rivolta a tutte le famiglie colpite dal sisma del 2009. Ho espresso inoltre il desiderio di un Abruzzo che può e deve aspirare ai migliori modelli di ricostruzione candidando l’Aquila e la Regione intera ad essere protagonisti di un grande progetto pilota per quanto riguarda la legislazione regionale sul terremoto, i modelli di ricostruzione e soprattutto per la prevenzione. L’Aquila è l’esempio di una città capoluogo ricostruita partendo dal suo importante centro storico ma è anche l’esempio di una ricostruzione che ha saputo adottare soluzioni tecnologiche all’avanguardia e intelligenti.”
CONSIGLIO: I PROVVEDIMENTI APPROVATI
Il Consiglio regionale nella seduta ordinaria ha discusso le seguenti interrogazioni e interpellanze: interrogazione a risposta orale a firma del Consigliere Alberto Balducci (Pd) sull’acquisizione da parte della Regione Abruzzo di mezzi per la gestione faunistico – venatoria; interrogazione a firma del Consigliere Domenico Pettinari (M5S) sulla “Modifica dello Statuto Regionale dell’Ente Regionale Sistema Idrico Integrato (Ersi)”; interpellanza a firma del Consigliere Pettinari sugli “Impianti di radiodiffusione sonora e televisiva posti nel territorio di San Silvestro a Pescara”; interpellanza a firma del Consigliere Mauro Febbo (FI) sull’Elettrodotto “Villanova-Gissi” e “Gissi-Larino-Foggia”; interpellanza a firma del Consigliere Giorgio D’Ignazio (Ncd) sulla “Riorganizzazione dell’Agenzia Regionale Informatica e Committenza (ex Arit)”. Sono stati inoltre approvati il progetto di legge riguardante la “Gestione della fauna ittica e disciplina della pesca nelle acque interne”, il progetto di legge che prevede la partecipazione della Regione alla Fondazione “O.N.L.U.S. Santa Rita Fondazione Italiana delle Malattie Oncologiche delle malattie Gastroenteriche, delle Patologie Socio-Sanitarie e delle Malattie Rare ed Emergenti”, il progetto di legge che modifica l’organizzazione del Premio Ignazio Silone introducendo un’ulteriore sezione del Premio dedicata all’utilizzo dei social media ed altre modifiche che riguardano i componenti della giuria dello stesso Premio. Inoltre la legge ha stabilito che il Premio Silone verrà svolto come data il 22 di agosto. Infine è stato approvato il progetto di legge sulla tutela del legittimo affidamento dei concessionari balneari. Rinviate le nomine del Collegio regionale per le Garanzie Statutarie e del Garante dei Detenuti.
DOPO 32 ANNI ARRIVA LA NUOVA LEGGE SULLA PESCA SPORTIVA:
Dopo trentadue anni finalmente è stata approvata dal Consiglio regionale la nuova legge sulla pesca. A darne notizia l’Assessore alla Politiche agricole, caccia e pesca, Dino Pepe secondo il quale è’ un passo avanti fondamentale .
L’assessore Pepe afferma “Si fa finalmente chiarezza in un settore che è sempre stato importante ma non valorizzato come avrebbe dovuto. La legge rivoluziona completamente l’approccio fino ad oggi avuto sull’attività alieutica dei pescatori, il mantenimento e la ricostituzione della funzionalità ecologica degli ecosistemi fluviali di cui la reintroduzione e il ripopolamento della trota mediterranea costituisce una priorità. Un’altra finalità è quella di avviare una corretta e sostenibile gestione della pesca. L’ultima normativa sulla pesca delle acque interne risale al 1985. La nuova legge “Gestione della fauna ittica e disciplina della pesca nelle acque interne della Regione Abruzzo” approvata oggi in consiglio regionale grazie al Presidente della III Commissione Agricoltura Lorenzo Berardinetti, ai firmatari della legge Lorenzo Sospiri, Alberto Balducci e Sandro Mariani, all’Istituto Zooprofilattico e a tutte le associazioni di pesca. Contiene importanti novità tra cui la semplificazione amministrativa. In particolare prevede l’eliminazione del tesserino di pesca. Con la nuova legge è sufficiente che il pescatore esegua il versamento per la concessione della tassa regionale e solo con un documento di riconoscimento può andare a pesca. La tassa di concessione resta invariata e non sono più necessarie le marche da bollo. Tra 18 mesi è necessario anche frequentare un corso di formazione che sarà attuato dalle associazioni dei pescatori. Inoltre, nessuna tassa di concessione è prevista per i diversamente abili, minori con età compresa tra i diciotto e i quattordici anni e per chi ha superato il settantesimo anno d’età. Viene istituito un organismo scientifico di supporto alla regione per la gestione del patrimonio ittico. Per garantire un adeguato supporto tecnico-scientifico alla gestione del patrimonio ittico e degli ambienti acquatici della regione, l’Istituto Zooprofilattico sperimentale per l’Abruzzo viene individuato dalla nuova legge quale organo tecnico-scientifico. Viene introdotto il tesserino segna catture che è obbligatorio per tutti i pescatori e servirà per gestire al meglio i ripopolamenti dei pesci; redazione della carta ittica regionale, entro 24 mesi dall’approvazione, strumento tecnico indispensabile per un gestione sostenibile per i corsi d’acqua. Infine, la nuova legge prevede la gestione del centro ittiogenico sperimentale dell’Aquila direttamente da parte della regione che servirà nel futuro a produrre il ceppo autoctono della trota da reintrodurre su tutti i fiumi abruzzesi. In questi giorni sono in corso le immissioni, circa 40 quintali, di trote nei fiumi abruzzesi. Vengono liberati capi ‘pronta pesca’ di alta qualità, di ceppo autoctono mediterraneo e di ceppo atlantico allevati nel centro ittiogenico sperimentale e di idrobiologia (CISI) del Vetoio, all’Aquila”.
APPROVATA LA NUOVA LEGGE DEL PREMIO SILONE:
Il Consiglio regionale d’Abruzzo ha approvato la nuova Legge del Premio internazionale Ignazio Silone, istituito dalla Regione nel 1995, per rilanciare l’ appuntamento culturale, dedicato ad uno dei piu’ grandi intellettuali del novecento italiano ed europeo, anche tra le giovani generazioni.
Il consigliere regionale Maurizio Di Nicola afferma “Con il testo approvato, oltre a migliorare la disciplina a cui soggiace l’evento, viene istituito un nuovo premio rivolto a chi, attraverso le nuove frontiere della comunicazione, come i Social Media, promuove il pensiero e l’opera siloniana. Questa scelta e’ nata per sfruttare al meglio il potenziale comunicativo della rete, con lo scopo di contribuire ad alimentare il dibattito intorno alla figura dell’illustre scrittore abruzzese e di valorizzare al meglio i suoi insegnamenti di liberta’, verita’ e giustizia sempre piu’ attuali.Sfruttando questa innovazione legislativa, si e’ puntato anche ad un contenimento dei costi riservati ai Premi in denaro destinati ai vincitori delle varie sezioni dei Premi, nonche’ a determinare una data certa per la Celebrazione del Premio, al fine di tradizionalizzare la manifestazione nel giorno in cui ricorre l’anniversario della morte, ovvero il 22 agosto. Questo, pero’, e’ solo il primo passo. Dalle prossime settimane iniziero’ a coinvolgere tutti i soggetti interessati a costruire un percorso finalizzato all’istituzione di una Fondazione quale strumento giuridico-organizzativo piu’ efficace ed efficiente, in grado di sviluppare iniziative e studi di carattere scientifico sull’insigne corregionale”.
FEBBO ( Forza Italia): ” ADESSO IL COTIR RISCHIA LA CHIUSURA”
Il Presidente della Commissione vigilanza e Consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo, a margine del Question Time durante i lavori consiliari svoltosi oggi a L’Aquila, intervenendo sulla situazione del Centro di ricerca di Vasto ha detto “Zero risposte zero soluzioni e zero futuro. L’unica risposta che l’esecutivo della Regione Abruzzo ha saputo dare alla mia interrogazione sui stipendi dei lavoratori e la situazione in cui versa il Cotir di Vasto. Questa volta a denunciare il grave stato del Centro di ricerca di Vasto non è solo il sottoscritto ma addirittura il commissario liquidatore dott. Cleofe che attraverso una propria relazione segnala e rivela per iscritto ‘come oltre alla revoca della liquidazione del CRAB che vedrà la luce nelle prossime settimane, ad oggi, non vi sono elementi tali da consentire il procedere nel percorso di rilancio del COTIR. Nel merito, in mancanza di precise indicazioni da parte dei soci degli Enti di Ricerca o in mancanza di sostenibilità finanziaria, il collegio dei liquidatori dovrà comunque tenere conto di quanto contenuto negli articoli 24-25 del D.Lgs. 175/2016 e soprattutto delle scadenze in essi dettate con il rischio di dover rilevare possibili “eccedenze di personale” ed un “eccessivo indebitamento”, tali da determinare l’avvio delle previste procedure dettate dalla suddetta normativa’. Praticamente quello scritto dal liquidatore significa che nei prossimi giorni il Cotir inizierà l’iter per i licenziamenti e/o la cessazione di ogni attività e quindi la sua chiusura definitiva se non ci sarà un intervento da parte della Regione Abruzzo. Sebbene in questi ultimi mesi ho denunciato e fatto emergere come vi fosse l’urgenza di intervenire immediatamente sul Cotir attraverso atti immediati ed esecutivi oggi, invece, ci troviamo disarmati di fronte ad un vero e proprio corto circuito giuridico, amministrativo e legislativo per mera incapacità di questo Governo Regionale e sua maggioranza che non sanno o non vogliono decidere. Nei miei vari interventi ho denunciato che il percorso intrapreso dalla Regione per il riordino degli Enti di Ricerca non portava lontano, soprattutto per il Cotir. Infatti nonostante si è arrivati richiesta, in “maniera forzata”, ad un confronto con le sigle sindacali e ad un’intesa con i lavoratori per la sottoscrizione dell’accordo definitivo, nel quale vengono recepite le proposte della revisione del contratto collettivo nazionale applicato nel Cotir con adozione del contratto nazionale dei chimici, già applicato nel Crab, contratti part time a rotazione tra il personale dipendente (sia tecnici sia amministrativi sia ricercatori) con adozione contestuale dei contratti di solidarietà ed intervento dell’Inps con sostegno al reddito nella misura del 30%, adesso assistiamo ad un palese menefreghismo amministrativo unito ad incapacità politica di chi oggi è chiamato a governare la Regione.Adesso è urgente avviare e velocizzare l’iter di unificazione del Cotir e Crab attraverso il Progetto di legge che ho già presentato in Commissione al fine di far ripartire l’attività gestionale, programmatica e strategica degli Enti per non compromettere del tutto lo sviluppo degli stessi e le attività svolte dai medesimi. Pertanto dopo la solita e non risolutiva risposta odierna data dall’assessore Pepe credo che sia i lavoratori sia lo stesso Centro di ricerca vastese siano ancora più lontani e isolati dalle azioni e attenzioni risolutive di questo governo Regionale”.
PETTINARI ( M5S): ” GIU’ LE MANI DALL’ACQUA”
Una modifica allo statuto dell’Ersi, ente regionale per la gestione del servizio idrico, che attenziona particolarmente il M5S. In particolare non convincono i punti di modifica sulla nomina del direttore generale che il consigliere regionale Domenico Pettinari ha sintetizzato all’interno di un’interrogazione alla quale ha risposto oggi durante il consiglio il Presidente D’Alfonso.
Il consigliere Pettinari afferma “La maggioranza attraverso una delibera di giunta giustifica le modifiche allo statuto Ersi per adeguarlo ai principi di efficienza, economicità e razionalizzazione delle spese. Ma leggendo alcuni punti vediamo che queste motivazioni non si ritrovano nelle modifiche proposte. Infatti, mentre prima si richiedeva per l’incarico, “una particolare specializzazione nelle discipline afferenti le funzioni dell’Ersi”, oggi questo requisito è sparito, eliminando completamente la frase. Inoltre, mentre prima i nominati dovevano essere in dotazione organica, con questa modifica si permette la nomina anche tra i non appartenenti all’organico Ersi. Non ultime le modifiche sulla durata ed il costo dell’incarico: se prima si conferiva la nomina per 3 anni, con questa modifica di Giunta diventano 3+3, aggiungendo inoltre una premialità del 30% sull’indennità lorda annua. A conti fatti si propone di nominare una figura con meno preparazione specializzata, per più tempo e pagandola di più. Ma se si pensa a questo come un problema meramente “politico” si commette un grave errore” incalza il 5 stelle “L’Acqua è un bene comune e pubblico. L’Ente che la gestisce ha una responsabilità enorme su questo elemento vitale. L’Abruzzo ha già pagato a care spese una mala gestione delle risorse idriche: non dimentichiamo il partito dell’Acqua e tutti i problemi legati alle acque che ancora oggi, ogni giorno, invadono le pagine dei quotidiani locali. Noi ci batteremo sempre affinché l’acqua sia limpida e trasparente, sia che si tratti di quella che scorre nei fiumi, sia che si tratti di quella che fa discutere negli uffici del palazzo regionale”.