Dopo la manifestazione a Roma per chiedere più fondi per i danni causati in Abruzzo da sisma e maltempo, i sindaci dicono “dopo la marcia arrivino i fatti”.
All’indomani della manifestazione dei circa 2.000 Sindaci, amministratori e rappresentanti delle province, cittadini e associazioni abruzzesi che a Roma hanno manifestato per chiedere al Governo di modificare il decreto che dispone interventi per le aree colpite da sisma e maltempo, si attendono soprattutto fatti. Le rassicurazioni e le promesse ci sono state. Una delegazione di manifestanti è stata ricevuta sia a Montecitorio che a palazzo Chigi ed ha chiesto risorse per fronteggiare l’emergenza Abruzzo ribadendo che i danni sono ingenti e le amministrazioni locali sono in ginocchio. Moderata soddisfazione è stata espressa dai sindaci, in particolare della Provincia di Teramo, circa l’annunciato allargamento del cratere sismico e dei maggiori fondi da destinare non solo per i danni del terremoto, ma anche per le altre emergenze legate all’ondata di maltempo. Ulteriori novità sono attese nei prossimi giorni spiegano il presidente dell’Unione delle Province abruzzesi e presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco e il sindaco del capoluogo adriatico Marco Alessandrini.