Questa mattina davanti alla prefettura sit-in dei lavoratori del settore delle pulizie a Pescara che chiedono il rinnovo del contratto di lavoro.
Sit-in dei lavoratori del settore delle pulizie a Pescara oggi davanti alla Prefettura per chiedere risposte sul rinnovo dei contratti nazionali, atteso da tre, in alcuni casi anche da sei anni. In Abruzzo sono oltre 35000 lavoratori dei settori pulizie, ristorazione collettiva, pubblici esercizi, farmacie, terme, agenzie di viaggio.
Luca Ondifero della Filcams Cgil, Mario Miccoli della Uil Abruzzo e il segretario regionale Fisascat Cisl Abruzzo-Molise Leonardo Piccinno affermano che “Si parla di un problema che riguarda un milione e mezzo di persone in Italia che non hanno un contratto collettivo nazionale rinnovato, scaduto da tempo, con salari fermi. Persone che vivono condizioni difficili e che, spesso dipendenti di imprese piccole, hanno difficoltà a rivendicare i propri diritti. Vogliamo arrivare alla sottoscrizione di un contratto collettivo nazionale che dia risposte alle esigenze di questi lavoratori. Il problema vero è che oggi potrebbe essere a rischio la rappresentanza sui vari settori in cui si fa fatica a rinnovare i contratti, ad eccezione del commercio. La verità è che oggi le associazioni datoriali, nell’ambito del rinnovo di questi contratti, approfittando della crisi stanno cercando di approfittare per ridurre sempre più i diritti dei lavoratori, non solo a non voler dare nuovo salario, ma addirittura portare indietro quei pochi diritti che oggi i contratti regalano. Questa la realtà oggi: approfittare della crisi per penalizzare solo e unicamente i lavoratori. Queste sono le ragioni vere della protesta di oggi a Pescara”.
Il servizio del Tg8:
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