Si chiama Elisa Coclide e ha 17 anni in arte CASADILEGO, è una grande fan di Ed Sheeran da cui ha preso ispirazione per il suo nome d’arte.

Ama la sua terra, è di Montorio al Vomano, e coccolata dai suoi compaesani non ha disdegnato ad X Factor battute in dialetto montoriese con solo 3 apparizioni le sue interpretazioni hanno superato 2 milioni di visualizzazioni. Elisa è figlia d’arte, suo papà è Massimiliano Coclite, jazzista di livello internazionale ha suonato con artisti del calibro di Maurizio Giammarco, Javier Girotto, Fabrizio Bosso, Fabio Concato, Luis Bacalov. Sua madre Alessia Martegiani, cantante jazz e docente al Conservatorio con Massimiliano Coclite e il Batterista Bruno Marcozzi ha fondato i Trem Azul un progetto musicale originale che unisce il Brasile all’Italia. Elisa è cresciuta respirando note fin dalla più tenera età. Lei la musica ce l’ha nel sangue, a 8 anni ha iniziato gli studi con il violoncello e il pianoforte per poi passare a 9 anni alla chitarra e nel frattempo cantava in un coro di voci bianche . Suo Nonno Tony Coclite anche lui negli anni 70 ha calcato palcoscenici nazionali come voce dei “Romans” partecipando al festival di San Remo con un pezzo Estivo tormentone “Voglia di Mare” ed altri brani che hanno raggiunto le hit del momento. Per CASADILEGO il ritmo delle note non poteva che scorrere forte, tutti tratti distintivi di un percorso che si è dimostrato agli occhi di tutti degno di particolare attenzione. Le sue interpretazioni hanno incantato milioni di persone, il papà Massimiliano ha dichiarato al Corriere Della Sera:

“Elisa ha una grande capacità di arrivare al cuore. Questo lo dico più da musicista che da genitore”

CASADILEGO alla last call di X Factor 2020 ha portato un pezzo intimo ed intenso ed ha conquistato Hell Raton. Ora i LIVE l’attendono.

Intervistata da Repubblica, la cantante ha dichiarato: “Conosco il mondo di Woodstock, Joni Mitchell, David Crosby, ma cantare le loro canzoni non è una fatto di nostalgia, non sono di certo una di quelle che vorrebbe vivere negli anni Sessanta, anzi mi sento completamente contemporanea. Ma trovo che sia bellissimo poter condividere quel tipo di bellezza“.

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