Il direttore tecnico del compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni Abruzzo Gian Mauro Placido, durante un incontro a Spoltore, ha messo in guardia sui rischi del fattore moltiplicativo di Whatsapp.
Lo ha fatto in occasione di uno corso dei tre lezioni organizzati dall’Amministrazione comunale di Spoltore che ha coinvolto il Comitato Genitori delle scuole e la Polizia Postale ed ha riguardato tra molteplici temi : commercio on line, cyberterrorismo, pedofilia on line, hacking.
L’assessore all’istruzione Roberta Rullo ha detto “Questo mini corso cerca di aggiornare i genitori su un mondo che si evolve continuamente” spiega”e dove quindi è facile che i figli siano un passo avanti ai loro cari. E’ importante lasciare ai ragazzi la possibilità di utilizzare le nuove tecnologie, ma soprattutto all’inizio è necessario che i genitori siano attenti, perché i pericoli sono tanti. Non si può essere ingenui mentre si utilizza la rete”.
Il direttore Placido ha spiegato che “La nostra scena del crimine è un computer o una rete di computer. Internet non ha un governo super partes, ogni paese decide per se e questo si scontra con le caratteristiche del web. Gran parte dei pericoli sono nel così detto “Deep Web”, le pagine non indicizzate dai motori di ricerca che costituiscono il 90% dei contenuti complessivi in rete. Utilizzando software come Tor è facile incappare in siti dove avvengono fenomeni illeciti, dal traffico di armi e droga alla pedopornografia. L’evoluzione della tecnologia modifica il consumo dei servizi internet: la trasmissione dati 3G ha, infatti, reso molto più abituale l’accesso al web attraverso il telefonino, e quindi anche lontano dalle mura di casa dove i ragazzi possono essere controllati dai genitori mentre navigano. Per quanto riguarda i social network e la messaggistica come Whatsapp: se inviamo una foto a un gruppo di persone, a loro volta queste possono condividerla con altri gruppi innescando un processo che facilmente ci fa perdere il controllo delle immagini condivise. “Il fattore moltiplicativo di Whatsapp” ha ricordato Placido “può essere molto pericoloso”.